Mai più «Family Day» sulla facciata del Pirellone

Stefano Parisi: un errore schierarsi nelle battaglie ideologiche. Le istituzioni non devono stare né con quelli del Family Day né con quelli del Gay Pride

Schierarsi per il Family Day? Un errore. Le istituzioni dovrebbero tenersi lontane dalle questioni ideologiche. Lo dice Stefano Parisi, canddiato sindaco del centrodestra a Milano L’aspirante primo cittadino non avrebbe mai acceso la scritta «Family Day» sul Pirellone, come invece ha fatto - scatenando un mare di polemiche - la giunta della Lombardia, guidata dal leghista Roberto Maroni.

«Non lo farei - ha dichiarato - perché penso che le istituzioni non debbano essere schierate». E allo stesso modo e per la stessa ragione «non avrei fatto il registro delle unioni civili» ha aggiunto spiegando che le istituzioni «non devono fare propaganda». Per questo, ritiene sbagliato che il Comune dia il patrocinio al Gay Pride o a un eventuale Family Day. «Libertà totale di manifestazione - ha concluso - ma il sindaco di Milano non deve necessariamente schierarsi da una parte o dall’altra».

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