Smog e rischi per la salute Grillo accusa il governo

Lo smog soffoca le città italiane e surriscalda la polemica politica fra governo e opposizioni, con Beppe Grillo che accusa "premier e ministri" di passeggiare "incuranti sui cadaveri di 68.000 italiani". In numerosi centri urbani il Pm10 sta superando da diversi giorni il valore limite di 50 microgrammi al metro cubo.

Per questo motivo il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha convocato, per mercoledì 30 dicembre, una riunione per coordinare gli interventi contro l'inquinamento. Sono stati invitati i presidenti di Regione, i sindaci dei grandi centri urbani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.

Anche ieri in gran parte d'Italia giornate soleggiate con aria mite anche in quota. Una situazione che secondo le previsioni non dovrebbe variare almeno fino a martedì con l'arrivo di una debole perturbazione. In Trentino, peraltro, i dati restano rassicuranti, come conferma l'Appa.

Intanto oggi scatta il provvedimento di blocco del traffico a Milano dalle 10 alle 16. ma il piano drastico del capoluogo rischia di rivelarsi inefficace perché soltanto una piccola parte dei comuni dell'hinterlando ha deciso di applicare una misura analoga, la maggioranza invece si limita a provvedimenti meno incisivi con la conseguenza di vanificare largamente anche l'esito del provvedimeno assunto dalla giunta Pisapia "per rispondere a una situazione di emergenza pur venendo incontro alle esigenze dei cittadini limitando la fascia vieteta", come ha spiegato lostesso primo cittadino. 

Duro l'attacco che arriva alla classe dirigente nazionale dal movimento Conque stelle: "Il 2015 si chiuderà secondo l'Istat con 68.000 morti in più rispetto al 2014. Come ai tempi delle grandi guerre. Le città italiane non sono state bombardate dalle potenze straniere, ma vivono sotto l'assedio di nemici silenziosi. Lo smog le sta rendendo sempre più simili a Pechino".

Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog in un post dal titolo "Morti di guerra in tempo di pace" e in cui attacca: "premier e ministri sono una sciagura per il Paese, il prezzo della loro spocchia lo stiamo pagando col sangue".

Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti ha convocato mercoledì 30 dicembre al ministero una riunione di coordinamento degli interventi contro lo smog nelle città italiane. Sono stati invitati i Presidenti di Regione e i sindaci dei grandi centri urbani chiamati a fronteggiare l'emergenza. Sarà presente anche il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

"L'emergenza smog che si sta verificando in molte grandi città italiane può durare ancora molto - ha detto il ministro Galletti - e ripresentarsi in futuro in modo sempre più frequente, visto gli effetti che i cambiamenti climatici stanno determinando in ogni parte del mondo: per questo la nostra risposta deve essere coordinata e 'di sistema', non in ordine sparso".

"La riunione di mercoledì - afferma il ministro, ricordando il confronto che avverrà il 30 al ministero con sindaci e governatori - sarà il momento per confrontare la riuscita delle varie iniziative adottate in questi giorni e per trovare un metodo unico di procedere da qui in avanti". "La risposta che possiamo dare nel medio termine - osserva Galletti - parte da un nuovo rafforzato impegno sulla mobilità sostenibile, per lo svecchiamento del parco mezzi pubblici e per l'efficienza energetica, ma non avrà successo senza una nuova cultura civica nelle strade, nelle realtà produttive, nelle abitazioni: il decalogo dei ministeri dell'Ambiente e della Salute serve a spiegare ai cittadini che molto dipende dal grado di responsabilità delle loro scelte".

"Nella legge di Stabilità 2016 ci sono diverse misure di politiche di sostenibilità, con un carattere innovativo, che il governo ha voluto, sostenute dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che possono contribuire all'abbassamento delle emissioni in Italia",afferma in una nota sul suo profilo Faceboook il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio replicando così ai rilievi mossi al governo sull'allarme smog in Italia.

Hanno toccato quota 97 i giorni di superamento dei valori del Pm10 a Milano dall'inizio dell'anno. Il limite previsto dalla normativa, ricorda l'Arpa (Azienda Regionale per la protezione dell'ambiente), è non più di 35 giorni in un anno. Il 2015 si avvia quindi a diventare uno degli anni 'neri' per l'inquinamento dopo un paio con dati sempre negativi, ma meno preoccupanti (nel 2014 i giorni erano stati 77 e l'anno scorso 90).

Secondo Arpa, il tempo rimarrà stabile e, tranne una lieve variabilità prevista per martedì e giovedì della prossima settimana, per le prime vere piogge bisognerà attenderà almeno fino al 4 gennaio 2016. Con ieri sono stati 32 i giorni consecutivi oltre il limite di concentrazioni di PM10 a Milano.

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