Papa Francesco a Torino: «Basta aspettare la ripresa, si dia lavoro subito»

Momento di raccoglimento davanti alla Sindone, nel Duomo di Torino, per Papa Francesco. Dopo l'applauso dei fedeli di fronte alla cattedrale di San Giovanni, e la benedizione, il pontefice è entrato nella Chiesa e si è seduto di fronte al telo, la testa reclinata verso il basso e le luci abbassate. In cattedrale sono presenti suore di clausura e sacerdoti ospiti delle case del Clero della Diocesi, il Capitolo dei canonici, la Commissione Sindone, alcuni parenti del Beato Piergiorgio Frassati, l'arcivescovo emerito di Torino, cardinale Severino Poletto, e i vescovi della Conferenza Episcopale Piemontese e Valdostana. Papa Francesco ha pregato per alcuni minuti, poi dopo il segno della croce si è alzato e si è avvicinato alla teca che custodisce la sindone toccandola con la mano destra.

LA GIORNATA DEL PAPA - 

Papa Francesco è arrivato alle 8 all'aeroporto di Caselle. La sua visita pastorale a Torino durerà due giorni, primo appuntamento con il mondo del lavoro. C'è anche l'Ad di Fca, Sergio Marchionne. Tra gli ospiti Alfredo Altavilla, responsabile Fca per la Regione Emea, il presidente della Camera di Commercio di Torino Vincenzo Ilotte, il presidente di Confindustria Piemonte Gianfranco Carbonato. Presente Lavinia Elkann, moglie del presidente di Fca John Elkann, che è invece in America.  "Esprimo la mia vicinanza ai giovani disoccupati, alle persone in cassa-integrazione o precarie; ma anche agli imprenditori, agli artigiani e a tutti i lavoratori dei vari settori, soprattutto a quelli che fanno più fatica ad andare avanti.  Il lavoro - ha ricordato il Papa - non è necessario solo per l'economia, ma per la persona umana, per la sua dignità, per la sua cittadinanza e per l'inclusione sociale. In questa crisi, non si può solo aspettare la ripresa. Il lavoro è fondamentale, lo dichiara fin dall'inizio la Costituzione Italiana, ed è necessario che l'intera società, in tutte le sue componenti, collabori perché esso ci sia per tutti e sia un lavoro degno dell'uomo e della donna.

Il Papa sottolinea il valore della famiglia all'indomani della manifestazione dei cattolici a Roma. "Mi è piaciuto che voi tre - ha detto il Papa rivolgendosi ai rappresentanti del mondo del lavoro - abbiate parlato di famiglia, dei figli e dei nonni, non dimenticate questa ricchezza". Figli e nonni sono "la forza" per andare avanti,i figli il futuro, i nonni la memoria. I figli sono la promessa da portare avanti: questo lavoro che voi avete segnalato, che avete ricevuto dai vostri antenati. E gli anziani - ha detto Papa Francesco parlando a braccio della famiglia, il giorno dopo il Family Day - sono la ricchezza della memoria. Una crisi non può essere superata, noi non possiamo uscire dalla crisi senza i giovani, i ragazzi, i figli e i nonni. Forza per il futuro, e memoria del passato che ci indica dove si deve andare. Non trascurare questo, per favore. I figli e i nonni sono la ricchezza e la promessa di un popolo".

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