Missioni all'estero, ecco altri 225 milioni

Via libera definitivo al decreto che finanzia la proroga delle missioni internazionali di forze armate e polizia, sul quale il Governo aveva posto la fiducia. Il provvedimento - dopo l'ok della Camera - è passato oggi al Senato con 159 sì e 67 no. Fi e Gal non hanno partecipato al voto. Contrari M5S, Sel (che hanno avversato a lungo il decreto nelle due Camere) e Lega. Il Pd ha votato a favore

Via libera definitivo al decreto che finanzia la proroga delle missioni internazionali di forze armate e polizia, sul quale il Governo aveva posto la fiducia. Il provvedimento - dopo l'ok della Camera - è passato oggi al Senato con 159 sì e 67 no. Fi e Gal non hanno partecipato al voto. Contrari M5S, Sel (che hanno avversato a lungo il decreto nelle due Camere) e Lega.
Dal Pd, che ha votato a favore, sono arrivate tuttavia critiche alla procedura seguita: «Avremmo preferito - dice il vicecapogruppo Giorgio Tonini - non ci fosse voto di fiducia sul rinnovo del decreto missioni, che nella tradizione del nostro Parlamento è sempre stato bipartisan e condiviso dai governi e da una parte consistente delle opposizioni. Sento il bisogno di chiedere scusa a quei colleghi che avrebbero voluto votare questo provvedimento e che, essendo stata posta la fiducia, non hanno potuto farlo. Ma anche a coloro che, contrari, avrebbero voluto sviluppare in maniera più approfondita le proprie motivazioni».
Il testo stanzia 225 milioni di euro per le missioni (dall'Afghanistan al Libano, dai Balcani al Mali) e 36 milioni di euro per gli aiuti e la ricostruzione, relativamente al trimestre ottobre-dicembre 2013. È l'Afghanistan la missione più costosa (124,5 milioni di euro), seguita da Libano (40,2 milioni), Balcani (22,4 milioni) e dalle due missioni antipirateria Ue e Nato (11,4 milioni di euro). Alla Libia sono dedicati 2,5 milioni di euro per la partecipazione di personale militare e, dice il testo, anche civile «ove ne ricorrano e condizioni». L'altro capitolo del testo riguarda gli aiuti. Per la cooperazione allo sviluppo - sempre per il periodo 1 ottobre-31 dicembre 2013 - è stata autorizzata solo la spesa di 23,6 milioni di euro in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Paesi limitrofi. Nell'ambito di questo stanziamento sono promossi in particolare interventi di prevenzione e contrasto della violenza sulle donne, la tutela dei loro diritti e la promozione del lavoro femminile.

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