Così pagheremo per il taglio dell'Imu

Parte l'assalto al decreto Imu prima ancora che esso approdi in Parlamento: nel mirino sono le coperture individuate dal governo per raccogliere le risorse necessarie all'abolizione dell'imposta, così come aveva chiesto il Pdl. Sono in particolare la sforbiciata al comparto sicurezza e la sanatoria per le slot-machine a suscitare critiche e l'annuncio di battaglie parlamentari. E in questo quadro Scelta Civica rilancia la polemica con il Pdl e la necessità di modificare le norme sulla stessa Imu

Parte l'assalto al decreto Imu prima ancora che esso approdi in Parlamento: nel mirino sono le coperture individuate dal governo per raccogliere le risorse necessarie all'abolizione dell'imposta, così come aveva chiesto il Pdl. Sono in particolare la sforbiciata al comparto sicurezza e la sanatoria per le slot-machine a suscitare critiche e l'annuncio di battaglie parlamentari. E in questo quadro Scelta Civica rilancia la polemica con il Pdl e la necessità di modificare le norme sulla stessa Imu.
Proprio il leader di Scelta Civica, Mario Monti, ha ieri aperto le polemiche, criticando il «diktat» del Pdl sull'Imu, la cui abrogazione per tutti «rende il sistema fiscale meno equo e meno progressivo». E alle critiche di Maurizio Gasparri per il taglio di 55 milioni al comparto sicurezza, inserito tra le coperture del decreto, si è levata la rabbiosa risposta di due parlamentari di Scelta Civica, Domenico Rossi e Enrico Zanetti, che addebitano i tagli proprio al Pdl che ha imposto l'esenzione Imu anche per i redditi alti. Ed hanno pure prospettato la possibilità di superare questo esenzione totale in sede di esame in Parlamento, che comincerà la prossima settimana alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.
Peraltro anche il Pd, con Fiano e Rosato, dicono che il taglio al comparto sicurezza «non può essere accettato», perchè quei 55 milioni furono inseriti con voto bipartisan nell'ultima legge di stabilità per sbloccare il turn-over in questo comparto. E preannunciano una «battaglia parlamentare» per evitare questa scure. E anche l'Udc Antonio De Poli invita a tagliare semmai «i rami secchi della P.A».
Altra polemica, nata in casa Pd, riguarda il capitolo entrate, con il condono dei circa 2,5 miliardi che le aziende che gestiscono le slot-machine devono allo Stato, condono dal quale il governo punta a ricavare subito 600 milioni: una norma «eticamente insopportabile» dice Margherita Miotto, supportata da Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia.
Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, invita a evitare polemiche preventive, perchè anche in passato le coperture sono state modificate dal Parlamento. E sulla possibilità di modifiche concorda il sottosegretario alla Presidenza, Giovanni Legnini. Ma il vice-ministro dell'Economia, Stefano Fassina, avverte: «la situazione è difficilissima, e solo chi non conosce il bilancio dello Stato può dire che ci sono facili risorse da recuperare». Anche perchè se si vuole evitare l'aumento dell'Iva servono altre risorse e altri tagli.
Legnini lancia un «lodo» che però rischia di riaprire in Parlamento la guerra tra Pdl e Pd: «In Parlamento si rifletta sull'equità delle scelte fatte sull'Imu: a me è stata tolta ed ho un reddito alto. Mi si chieda un altro contributo».

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