Calcio Trento, game over: la società è fallita

La sentenza del tribunale è arrivata alle 12.50 di ieri: il Trento Calcio 1921 S.r.l. è ufficialmente fallito. Per la terza volta nel breve spazio di vent'anni di storia pallonara. Una storia amara, costellata da una lunga serie di stagioni difficili e tormentate, da illusori colpi d'ala e repentine cadute La storia di un lungo declinoLa storia su WikipediaTrento: tifosi, giocatori, allenatori [gallery]

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Trento sempre peggio, trionfo del Salorno

Adesso è certificato. Questo Trento non è ancora attrezzato per il campionato di Eccellenza. Non è tanto la qualità a fare difetto, alla squadra di Orsini mancano sia la testa che il cuore, la capacità di lottare sino in fondo, quella feroce determinazione che il Salorno esibisce aggredendo sistematicamente palloni e avversari. Gli uomini di Bertoncini rialzano la testa dopo la scoppola in Valle Aurina, mentre i gialloblù, un gol in quattro partite ufficiali, cominciano ad affondare in classifica

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Gli Ultras in festa: il Calcio Trento «siamo solo noi»

Tutti insieme, in centinaia, al campetto di via Fermi. Per fare qualche partitella, per divertirsi insieme, per qualche coro e, anche, per discutere sulla situazione attuale della squadra e della società. Gli Ultras Trento hanno dato l'ennesima dimostrazione di amore per i colori gialloblù organizzando domenica scorsa il primo trofeo “Gradinata Sud”, con la collaborazione del Caffè Al Feudo. Ed è stato un successo di partecipazione: tanti ragazzi e tifosi, ma anche mister Marco Melone, per dimostrare che, come si vede nel video tratto dal profilo Facebook Ultras Trento, il Calcio Trento «siamo solo noi»

I tifosi di SoloTrento.it: «Siamo morti»

I giri di parole, da sempre, non fanno parte del linguaggio dei tifosi. Ecco perché quelli del Trento, o quantomeno quelli del sito solotrento.it, da anni punto di riferimento dei sostenitori gialloblù, non ci girano troppo intorno e nel titolo della news pubblicata oggi dichiarano: «Siamo morti». Poi ricordano che «una società di calcio è patrimonio sociale, culturale e affettivo della comunità cui appartiene e dei propri tifosi, non semplice impresa economica di coloro che ne sono temporaneamente proprietari». Parole amare di chi teme, dopo 92 anni di storia, di morire. O di chi è già morto e attende solo il funerale

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Peghini cambia ancora idea e resta a Pergine

La telenovela del calcio di casa nostra non accenna a finire. Il protagonista assoluto, in questi giorni, è Francesco Peghini. Prima il flirt con il Mezzocorona, poi l'ipotesi di una presidenza del Trento, in un progetto insieme ai vari Bizzozero e Belfanti, infine la creazione dell'A.C. Trentino, una società nuova e ben vista dal mondo politico che giocasse al Briamasco in serie D. Niente di tutto ciò. L'ultima ipotesi è che Peghini resti a Pergine con la sua Fersina a giocare la serie D. Insomma incontri, telefonate, fiumi di inchiostro, progetti, litigi, strette di mano per nulla. Tutto resterà come prima. E in tutto questo il Trento? Ripartirà dall'Eccellenza? Ma con chi al timone? In questo caso la telenovela pare essere ancora molto lunga

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Trento, spunta la cordata guidata da Ravanelli

C'è ancora vita sul pianeta Trento? Più di quanta non si creda in realtà.Sotto la cenere dell'ennesima tribolata stagione, che sembrava aver bruciato qualsiasi speranza di rilancio, arde ancora evidentemente la brace dell'interesse. Sfumata la suggestiva, quanto improbabile ipotesi della società unica, per la quale si erano esposti in prima persona Mezzocorona e Fersina, ecco spuntare nuovi possibili acquirenti

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Poker del Montichiari Trento in Eccellenza

Il Trento abbandona mestamente le residue (più ipotetiche che reali a dire il vero) speranze di agganciare in extremis il treno dei play out e cede 4-1 al Montichiari al termine di una partita condita da gravi errori dei gialloblù. Una difesa in perenne affanno, due rigori sbagliati nel breve spazio di 2' e l'incapacità di dare concretezza al proprio gioco rappresentano i segnali che condannano la squadra allenata da Luciano De Paola all'ennesimo passo falso di una stagione da dimenticare in fretta