Argomento: redditometro
Redditometro, cento sospetti evasori
Sono un centinaio i casi sospetti individuati in Trentino grazie al redditometro. Si tratta di altrettanti contribuenti ai quali il fisco contesta un tenore di vita non in linea con quanto emerge dalle dichiarazioni dei redditi. In tutta Italia le verifiche di questo tipo sono state 40 mila, duecento delle quali nella nostra provincia. Dagli artigiani, intanto, arriva un attacco durissimo all'apparato: troppa burocraziaI tuoi commenti
Redditometro al via Previsti 35 mila controlli
È entrato in piena operatività ieri il nuovo redditometro. Esso si applica agli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009. È prevista una «tolleranza» del 20% tra reddito dichiarato e capacità di spesa, un «doppio contraddittorio» con il contribuente e l'uso solo di spese e dati certi senza tener conto delle medie Istat
Redditometro in Trentino, controlli per 200 soggetti
Via al redditometro e in Trentino sono circa 200 i soggetti che saranno messi sotto osservazione per ciascuno degli anni in cui si verificheranno le dichiarazioni dei redditi. Il nuovo strumento, spiega il presidente dei Commercialisti trentini Maurizio Postal, «si è un po' ammorbidito». In particolare, per quanto riguarda la decisione di non usare le medie Istat sulle spese famigliari in maniera automatica per verificare le anomalie nel rapporto tra le entrate reddituali e le spese effettuate nell'anno
La Corte dei Conti «boccia» il redditometro
La magistratura contabile boccia gli strumenti messi in campo dal legislatore per combattere l'evasione, un salasso da 160 miliardi di euro l'anno. E anche il «redditometro», che dovrebbe vedere le norme applicative proprio questa settimana, non potrà ottenere i risultati sperati. «Il clamore mediatico suscitato dal nuovo meccanismo di ricostruzione sintetica dei redditi appare francamente sproporzionato alle limitate potenzialità dello strumento», affermano le Sezioni Riunite nel rapporto
Giunta (Agenzie Entrate): il redditometro sarà equo
Il direttore provinciale dell'Agenzia entrate di Trento, Vincenzo Giunta: «Nell'ambito di un'azione di recupero dell'evasione fiscale, anche nel Trentino il redditometro è applicato con ponderazione e misura soltanto ai casi di evasione spudorata: servirà per individuare le posizioni a maggior rischio che, a fronte di spese rilevanti, dichiarano un reddito esiguo. E comunque ampio spazio è sempre dato al dialogo attraverso un doppio contraddittorio che offre la possibilità di fornire chiarimenti»