Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: una lettera di Cesare Battisti a Benito Mussolini

Da Milano, Cesare Battisti scrive al collega giornalista Benito Mussolini, conosciuto ai tempi del soggiorno trentino di quest’ultimo. Battisti difende la causa di Trento irredenta e difende le ragioni di un conflitto italo-austriaco; ricorda al futuro duce la mobilitazione di tanti trentini mandati al fronte da Vienna. I contadini trentini, scrive, non seguono più i capoccia clericali, quelli sì austriacanti.

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Il Trentino nella Grande Guerra: dal fronte poche notizie ma molti morti e feriti

Il Trentino festeggia il nuovo papa, Benedetto XV, ma le prime pagine dei giornali sono monopolizzate dalle notizie della guerra. I trentini cominciano a conoscere nomi che in futuro segneranno la storia di molti soldati, come la Galizia. Dal fronte arrivano le testimonianze dei combattenti, ma soprattutto i morti e i feriti, che affollano i treni in arrivo alla stazione di Trento.

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Il Trentino nella Grande Guerra: la scelta di Cesare Battisti

Cesare Battisti ha fatto la sua scelta e da Trento ha scritto al re Vittorio Emanuele, che pure non amava: un appello per liberare «un popolo gemente sotto tristissimo triplice giogo». Il sentimento di italianità, scrive Battisti, è «sangue del sangue di tutto il popolo». È, per Battisti, il definitivo addio alla pace e all’antimilitarismo. Intanto l’Europa precipita nell’incubo di un conflitto globale.