A Miami l'abbraccio degli amici a Chico

Gli anni, inesorabili, passano, eppure non sembrano intaccare la forza d'animo e la determinazione di Chico Forti. Due amici di vecchia data, i trentini Mauro Angelini e Tito Giovannini, sono appena rientrati dagli Stati Uniti dove, per tre giorni consecutivi hanno potuto visitare il detenuto numero 199115. L'impressione riportata - pur nella drammaticità del caso - è stata comunque positiva: «Considerando che da innocente si trova da tanti anni in un carcere di massima sicurezza - ci dice Angelini, imprenditore di Trento e amico d'infanzia - ho trovato Chico abbastanza bene. Era forte e reattivo sia da un punto di vista psicologico, sia fisico. In carcere fa di tutto per tenersi occupato. Credo comunque che nelle stesse condizioni io non esisterei più da un pezzo»

La mezza maratona di Trento sosterrà Chico Forti

La "Mezza maratona del Concilio città di Trento" diventa gara podistica internazionale a sostegno della causa di Chico Forti, il trentino condannato all'ergastolo per omicidio negli Stati Uniti. Ogni partecipante correrà indossando una maglietta con la scritta "Chico free". "Chico è un nostro concittadino e vogliamo mostrare vicinanza a lui e ai suoi familiari che da molti anni combattono in prima linea questa dolorosa e triste battaglia", dice il responsabile del Memorial Marco Benvenuti, Gianluca Ortolani

«Passi ufficiali per aiutare Chico Forti»

Fra i numerosi punti affrontati ieri dal consiglio regionale c'era la vicenda del trentino Chico Forti, che fu condannato nel 2000 all'ergastolo, negli Stati Uniti, in seguito all'accusa di essere il mandante di un omicidio, avvenuto due anni prima a Miami e del quale non sono mai stati trovati gli esecutori. Da sempre Forti si dichiara vittima di un errore giudiziario e l'assemblea ha approvato all'unanimità una mozione affinché tutte le principali cariche istituzionali della Regione si adoperino nei riguardi delle competenti autorità nazionali, del capo dello Stato e del presidente del consiglio dei ministri