l'Adige

Assegni in lire, truffa da 110 mila euro

La cifra prestata era sostanziosa: 110 mila euro. Soldi che un'anziana avrebbe dato ad un imprenditore in difficoltà, con la garanzia che quel denaro le sarebbe stato restituito. Peccato che, secondo l'accusa, i due assegni consegnati dall'imputato alla donna per garantire il debito fossero carta straccia: i titoli di credito, con indicato 50.000 e 60.000, erano infatti riferiti ad importi in lire. Per questo un imprenditore della val di Sole ieri è stato condannato in rito abbreviato dal giudice Marco La Ganga a otto mesi di reclusione e 400 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali per truffa aggravata. Il Tribunale lo ha inoltre condannato a risarcire la vittima, costituitasi parte civile con l'avvocato trentino Andrea Stefenelli, con 120.000 euro