Vandali / L’atto

Vandalizzata la Via Crucis affrescata da Bruno Colorio a Civezzano

Presa di mira anche la base della Croce in pietra del «Calvario». La sindaca Katia Fortarel: «Per intervenire attendiamo un preventivo di spesa, quindi procederemo con una variazione al bilancio. Trovo vergognoso e ignobile prendersela con un bene tutelato, simbolo di fede di una comunità»

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di Umberto Caldonazzi

CIVEZZANOProfanati i capitelli - tutelati dalle Belle Arti - dell’antica Via Crucis che insiste sul tratto della via «alla Madonnina», con stazioni che accompagnano dal rione di Covelo (Civezzano) fino alla collinetta Calvario posta di fronte alla chiesetta votiva «alla Madonnina».

E con la Via Crucis, presa di mira anche la grande croce in pietra del «Calvario». Sempre con vernice nera, spruzzata evidentemente da vandali che hanno così ferito profondamente gli abitanti di Covelo - ma pure l’intera comunità del Civezzanese - da sempre vicini al «Comitato per il mantenimento e la manutenzione della chiesetta votiva». Riferimento e anima dei custodi di quell’area di culto e devozione è Lino Molinari che esprime tutta la sua tristezza per l’accaduto. «Schiamazzi e colpi di petardo a ripetizione erano stati uditi nelle tarde serate di giovedì e venerdì delle scorse settimane. E all’indomani abbiamo dovuto constatare gli sfregi da vernice sui capitelli della Via Crucis», racconta Molinari.

Che, appoggiato dalla testimonianza di altre persone residenti a Covelo, conferma la presenza di qualche videocamera di controllo nei pressi, in prossimità cioè della strada provinciale 17 «del Forte» che collega Civezzano a Cognola. Una denuncia è stata naturalmente inoltrata ai Carabinieri e di conseguenza alla Sovrintendenza per i Beni culturali, al parroco padre Angelo Gonzo e alla sindaca di Civezzano Katia Fortarel.

La chiesetta votiva «della Madonnina» è stata eretta nel1855 a ricordo del colera che a Civezzano, nel 1836, aveva mietuto 167 vittime; per la realizzazione dei capitelli della Via Crucis - ricorda Molinari - si è dovuto attendere il 1946 «quando il parroco a Civezzano era don Giovanni Pacher. Gli affreschi della stazioni sono stati realizzati dal celebre pittore trentino Bruno Colorio, seguìti dall’inaugurazione e benedizione avvenute il 22 agosto 1946 alla presenza di un frate francescano del convento “della Busa” di Trento». Ora, alla vista dei capitelli della imbrattati, riemerge con una evidenza ancora maggiore la necessità di un restauro delle undici stazioni su via Madonnina (le ultime tre sono all’interno della chiesetta votiva).

«Già nel 2008 alcune famiglie di Covelo e di Civezzano avevano mostrato disponibilità a sostenerne per quasi la totalità le spese di restauro. Ma la burocrazia e la scarsa convinzione a vari livelli avevano fatto arenare il progetto» aggiunge Lino Molinari. «Per intervenire alla pulitura degli attuali sfregi attendiamo un preventivo di spesa, quindi procederemo con una variazione al bilancio» afferma la sindaca Katia Fortarel, esprimendo personale sdegno. «Vergognoso e ignobile prendersela con un bene tutelato, simbolo di fede di una comunità», conclude Fortarel.

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