Rogo / La storia

Incendio a Levico, il sindaco interviene per primo e sfonda la porta: «Purtroppo per Lazzeri non c'era più niente da fare»

LEVICO. «Siamo arrivati, abbiamo allontanato chi abita qui intorno, purtroppo però c'era dentro una persona».

Tra coloro che per primi sono accorsi in via Dante, nel cuore della cittadina che guarda verso il lago, c'è stato anche il sindaco Gianni Beretta, il cui negozio si trova di fronte all'edificio in cui si è consumata la tragedia. 

Beretta ha subito capito che era accaduto qualcosa di grave. Quanto grave, tuttavia, lo avrebbe realizzato solo poi, quando tutti ci si sarebbe resi conto che in quelle stanze annerite dal fumo aveva perso la vita Giuliano Lazzeri. Beretta infatti, salito il giroscale, ha anche sfondato la porta dell’appartamento della vittima, visto che dall’interno non c’erano segni di vita. Ma è stato respinto dalle fiamme.

Un morto nell'incendio a Levico: la testimonianza del sindaco Beretta

Un incendio dalle tragiche conseguenze è scoppiato, nel pomeriggio di oggi, 4 gennaio, a Levico. A quanto si apprende una persona è deceduta: la vittima sarebbe un uomo di 59 anni. Inoltre, una decina di persone è stata fatta evacuare dai vigili del fuoco, accorsi sul posto dopo l’allarme.

Poche le parole del primo cittadino, che tradiscono tutta l'ansia di quei momenti. «Io ero qui vicino - ricostruisce il sindaco - mi hanno allertato perché c'era l'incendio e quindi sono accorso subito. Mentre abbiamo contattato il 112, per dare l'allarme e chiamare i soccorsi, abbiamo anche allontanato le persone che abitano in questi appartamenti».

Una corsa contro il tempo: ha chiamato tutti, suonando i campanelli, e dando l'allarme a chi magari non si era ancora reso conto di quanto fosse accaduto. Poi ha anche provato ad entrare nell'appartamento di Lazzeri, ma era ormai tardi, non c'erano le condizioni per farlo in sicurezza: «Ho buttato già la porta - ha spiegato ieri nei momenti concitati dei soccorsi - ma mi sono trovato davanti fiamme troppo alte. Sono dovuto tornare indietro».

Il resto l'hanno fatto i soccorsi. E non si è dovuto aspettare molto, prima di vedere i pompieri al lavoro. Sono accorsi, come sempre, nello spazio di pochi minuti. E hanno fatto il possibile, per circoscrivere le fiamme prima e spegnere definitivamente il rogo.

«Dobbiamo solo ringraziare i vigili del fuoco di Levico, e poi quelli di Pergine, e anche i permanenti. Hanno tutti fatto il loro lavoro, hanno domato l'incendio - ha concluso il sindaco, che è rimasto in via Dante fino a tarda sera - ma purtroppo c'era anche una persona deceduta».

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