La tragedia / Il lutto

Addio a Silvia Dallafior, don Stefano: «Una vita piena, alla ricerca della bellezza»

Chiesa gremita a Faida per l’ultimo saluto alla blogger deceduta a Jesolo a causa di un malore. Circa 250 persone hanno testimoniato alla mamma Ivana affetto e sostegno nel dolore

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PINÉ. «Chi ci ama, ci affianca e ci sostiene anche nella sofferenza, spesso profonda, che non siamo in grado di comprendere. Una sofferenza che anche Silvia ha provato varie volte, nella sua vita». Le parole di don Stefano Volani sono state le uniche a risuonare ieri pomeriggio nella chiesa di Faida, gremita all'interno e presidiata all'esterno da circa 250 persone, presenti per l'ultimo saluto a Silvia Dallafior, 42 anni, morta il 30 dicembre per un malore nella sua casa di Jesolo.

Ci sono voluti 12 giorni per poterne celebrare le esequie perché (per fugare ogni possibile dubbio sulle cause della morte) si sono dovuti attendere i risultati dell'autopsia disposta dopo il rinvenimento del corpo: un esame che ha accertato le cause naturali del decesso.

È stato quindi un dolore composto, silenzioso e rispettoso, quello di chi ieri ha voluto far sentire a Silvia e alla sua famiglia l'affetto e il sostegno di cui il parroco di Baselga ha parlato nell'omelia, dopo aver ricordato - con la lettura del Vangelo secondo Giovanni - che: «Il Signore ci dice che la vita di ogni persona ha un valore infinito».

Quella di Silvia, che ha conosciuto la sofferenza nella prematura scomparsa del padre e non solo, è stata una vita piena, alla ricerca della bellezza, ha sottolineato don Stefano. Una bellezza risuonata in chiesa in alcuni dei canti scelti per la liturgia, dall'Alleluia sulle note di Leonard Cohen all'Ave Maria di Schubert, e dipinta nella delicatezza dei colori delle rose scelte dalla mamma Ivana. che ricoprivano la bara di legno chiaro: bianche, screziate di rosa.

«Di Silvia vogliamo ricordare la profonda cultura, le sue doti di grande sensibilità e dolcezza, la sua passione per questo territorio e le sue bellezze, di cui era stata guida. Le sue soddisfazioni, come quella di aver completato il percorso di preparazione al giornalismo, con la laurea conseguita a Milano». Silvia Dallafior collaborava per vari blog e siti turistici dopo essere stata per oltre quindici anni dipendente dell'Azienda per il turismo Piné-Cembra: all'ufficio informazioni dell'Apt di Baselga aveva curato anche il calendario degli eventi estivi, quindi la rassegna Elisir della Salute, con tanti appuntamenti settimanali con la presenza di erboristi, botanici e vari medici naturalisti.

Una ragazza dalla grande disponibilità e generosità, come appunto è stato ricordato. Poco prima di Natale era ritornata nel suo paese per salutare la mamma Ivana e alcune amiche, per poi fare ritorno a Jesolo, dove ormai viveva stabilmente: niente in quei giorni faceva presagire un epilogo così tragico, e nessuno avrebbe mai potuto immaginare di dover dire addio a Silvia così presto.

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