Criminalità / Il fatto

Entrano nel Crm di Caldonazzo per rubare rame e altri materiali “nobili”: furto sventato dai carabinieri

Il ladro, un 55enne, è stato denunciato. Le altre due persone che hanno agito con lui sono riuscite a scappare. A “rovinare” il loro piano è stato il sistema antifurto del centro

CALDONAZZO. Giungeva dalla Bassa padovana alla ricerca di un cospicuo “bottino” di metalli nobili da rivendere ma è stato sorpreso dai Carabinieri. Il fatto è accaduto la notte tra il 17 e il 18 luglio scorso presso il Centro Raccolta Materiali di Caldonazzo.

L’uomo, un marocchino di 55 anni, era riuscito ad introdursi con due complici all’interno dell’area dopo aver reciso con una pinza la rete metallica posta a recinzione. Una volta all’interno avevano scassinato i lucchetti che chiudevano i portelloni di due grossi containers e li avevano svuotati dei materiali di maggior valore, servendosi di un carrello della spesa per caricare la refurtiva su una monovolume ben nascosta nelle adiacenze.

L’intervento dei Carabinieri è stato però tempestivo. I militari li hanno sorpresi mentre si apprestavano a oltrepassare il varco aperto poco prima nella rete con la refurtiva. Ad allertarli nottetempo è stato il sistema antifurto del centro che ha permesso ai Carabinieri dell’aliquota Radiomobile di bloccare subito uno dei malviventi.

Gli altri due correi, rincorsi dai militari dopo aver messo in sicurezza il primo, sono riusciti a dileguarsi a piedi favoriti dall’oscurità e dalla fitta vegetazione del bosco circostante. Sul posto sono stati rinvenuti batterie esauste di autoveicoli, apparecchiature elettroniche e rame ricavato da cavi elettrici e trasformatori, mentre a bordo dell’auto era presente altro materiale che è risultato estrano al locale C.R.M. e a quelli di zona.

 

Al termine degli accertamenti, il 55enne è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato e ricettazione, reati per i quali sul suo conto risultano già precedenti specifici mentre proseguono gli accertamenti volti all’identificazione dei correi. Per lui vige la presunzione di innocenza fino a quando la sua colpevolezza non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

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