Ambiente / Il caso

Controlli sulle emissioni dell'Acciaieria, botta e risposta in Comune a Borgo

La Lega attacca e insinua che, causa pandemia, il monitoraggio si è allentato. Indignato il dirigente di Appa Menapace. E manda la risposta: «Nel 2021 tre ispezioni straordinarie. E il filtro rotto alla stazione di rilevamento verrà cambiato»

di Massimo Dalledonne

BORGO VALSUGANA. «Quanto affermato nella premessa dell'interrogazione è assolutamente fuorviante. L'asserire, o anche solo riportare, che Appa adducendo la pandemia come scusante non effettui i controlli è denigrante nei confronti dell'etica lavorativa del nostro personale».

Così Enrico Menapace, dirigente dell'Appa. Parole che si leggono nella risposta, data in aula nei giorni scorsi dal sindaco di Borgo Enrico Galvan, in merito ad una interrogazione presentata dai tre consiglieri di minoranza del Carroccio Lorenzo Trentin, Marika Sbetta e Davide Decarli.

Oggetto delle loro attenzioni lo stato attuale dei controlli Appa sulle Acciaierie di Borgo. «Le difficoltà riscontrate da Appa nel periodo pandemico (in particolare nel corso del 2020), hanno coinvolto anche altre agenzie. Abbiamo avuto a che fare - scrive ancora Menapace al sindaco ed agli interroganti - una situazione oggettiva di difficoltà che ha coinvolto tutte le istituzioni e le attività private, al punto che siamo a tutt'oggi in uno stato di emergenza nazionale».

Sei i quesiti posti dai tre consiglieri di minoranza e, in allegato nella sua risposta all'interrogazione, il sindaco Enrico Galvan ha inviato la relazione conclusiva in merito all'attività di verifica del Piano di Monitoraggio ed i controlli effettuati nell'azienda nel 2019 e nel 2021.

«Nel corso del 2021 - si legge ancora - sono state effettuate tre ispezioni straordinarie: il 7 gennaio ed il 20 luglio per verificare i dati SME ed il 12 marzo su richiesta del comune di Borgo».

Al sindaco i tre consiglieri hanno chiesto se era al corrente del malfunzionamento della centralina da anni posizionata nel piazzale antistante le scuole elementari. «Ne siamo al corrente anche se si tratta di un malfunzionamento apparente in quanto interessa il dato relativo al PM2,5. A fine 2021 lo strumento di misura che consente di elaborare in automatico il dato medio giornaliero si è guastato e per ovviare a questo inconveniente è stata utilizzata la metodica gravimetrica che prevede il campionamento e la successiva pesata dei filtri in laboratorio. Appena possibile tutti i dati saranno pubblicati e con l'installazione del nuovo strumento si tornerà alla normalità».

Una ultima considerazione di Enrico Galvan. «Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dell'accordo di programma, dopo un incontro a fine 2020 a breve sarà riattivato il tavolo per la sua definizione. Recentemente ho sollecitato, con una mail, tutte le parti interessate».

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