L'ex Masera non ha valore culturale

La data è del 21 dicembre e l’«oggetto» della determinazione del dirigente della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia è chiaro: «Accertamento dell’assenza di interesse culturale del complesso denominato “Ex Macera Tabacchi”, individuato catastalmente da parte della p.ed. 1832 e dalle pp.ff. 1640/1/2/3 C.C. Levico».
La determinazione arriva dopo la presa di posizione contro il progetto di demolizione del grande edificio da parte dell’associazione Italia Nostra (<+corsivo>l’Adige<+testo>, 16 dicembre).
Con la determinazione, la Soprintendenza ha accertato che il complesso denominato Ex Macera Tabacchi, «sulla base delle motivazioni espresse nella scheda di verifica di cui in premessa, non riveste l’interesse culturale di cui all’art. 12, comma 2, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e che conseguentemente il medesimo è escluso dall’applicazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio». La richiesta di verifica era stata avanzata dal Servizio gestioni patrimoniali e logistica della Provincia, ente proprietario del complesso. Nella determinazione viene spiegato che «la restante parte della p.ed. 1832 C.C. Levico, che corrisponde alla estinta p.m. 1 della p.ed. 1832 C.C. Levico, – da estratto dell’Ufficio Tavolare di Borgo Valsugana, prenotazione n. 910/1989, identificava “un locale uso ripostiglio rivolto a nord-est a pianoterra” - è già stata riconosciuta di non interesse storico-artistico, ai sensi dell’art. 4 della Legge n. 1089/1939, con provvedimento della Commissione Beni Culturali di data 12 luglio 1989». A giudizio di Italia Nostra, invece, la Masera andrebbe conservata: «È il monumento a un’architettura e a un’urbanistica capaci ancora di far coesistere serenamente, nello stesso contesto, a breve distanza, una scuola e una fabbrica».

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