Ottanta locali dicono «no» alle slot

di Andrea Orsolin

Quasi 80 bar ed esercizi pubblici del Primiero buttano via le «macchinette», rinunciando a slot machine e videopoker.

Una vera «rivoluzione» etica che gli esercenti hanno sposato con passione, consci del fatto che i giochi d’azzardo possono diventare talvolta la rovina di tanti loro clienti, in particolare delle fasce più deboli.

La cerimonia di «addio» si è svolta il 17 novembre alla Comunità di Valle, in una serata organizzata dalla Croce Rossa di Canal San Bovo per parlare del delicato tema. Erano presenti Giulia Tomasi e Matteo Kettmeier dell’Associazione A.M.A. (Auto Mutuo Aiuto) di Trento, da anni impegnata nella cura e prevenzione delle ludopatie, i quali hanno spiegato gli effetti della dipendenza dal gioco.

Durante la serata i Comuni di Primiero, Canal San Bovo, Sagron Mis e la Comunità di Valle di Primiero hanno consegnato l’adesivo del «Marchio Etico» a tutti gli esercenti virtuosi: ben 79. Sono 50 nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza, 13 a Canal San Bovo, 6 a Imer, 6 a Mezzano e 4 a Sagron Mis. Mancano però altri locali di San Martino di Castrozza, chiusi in questo periodo e che dunque non sono stati contattati, quindi il numero delle adesioni è destinato ad aumentare.

La mattina del 17 novembre invece il lavoro di sensibilizzazione è stato portato ai ragazzi dei licei dell’Istituto Superiore e al Centro di Formazione Professionale Enaip.
Gli studenti hanno assistito alla lezione di formazione e sono stati stimolati con modalità interattive, coordinate da Monica Sadler, referente provinciale per le dipendenze.

«È da due anni che portiamo il progetto nelle scuole - afferma Lorenza Trotter, coordinatrice del progetto - mentre è la prima volta che lo spieghiamo alla comunità. Noi della Croce Rossa abbiamo a cuore questo tema e quindi il nostro impegno sul tema della ludopatia e sulle altre dipendenze continua. Ci è sembrato giusto dare questo riconoscimento formale a chi si impegna nella prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo.
Togliere le slot machine è un danno economico per gli esercizi. Avere il ?Marchio Etico? esposto è però una garanzia, ad esempio per un ex giocatore che entra nel bar e sa che non avrà la tentazione di giocare».

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