Il raro gabbiano artico

Un gabbiano di Sabine (Xema sabini), un minuto volatile che nidifica nelle terre artiche, ha fatto tappa per un paio di giorni sulle acque del lago di Caldonazzo.
L’avvenimento, rarissimo se si pensa che la specie è stata osservata solo una decina di volte in Italia, è stato immortalato da Martina Cadin , una giovane appassionata di birdwatching che, appostata in silenzio sulle rive, non ha potuto che scattare qualche foto.
A confermare l’eccezionale avvistamento anche Karol Tabarelli de Fatis della sezione di Zoologia dei Vertebrati del Muse: «Il gabbiano di Sabine nidifica in colonie attorno al Polo Nord: dall’Alaska attraverso il Canada, la Groenlandia, le Isole Spitsbergen, nella Penisola del Tajmyr, nel Delta del Lena fino alla penisola dei Ciukci, arrivando quindi nell’estremo Est della Russia. Sverna al largo delle coste Pacifiche del Sudamerica e Atlantiche africane, ma in concomitanza di forti tempeste alcuni esemplari possono essere deviati dalle loro abituali rotte verso habitat inusuali, come ad esempio laghi interni». È il caso di Caldonazzo dove il piccolo volatile marino, forse scombussolato da un improvviso evento atmosferico, ha scelto di planare e riposarsi un attimo prima di riprendere il suo mirabolante viaggio verso le regioni tropicali. Si è fermato solo poche ore, ma il tempo sufficiente per richiamare in riva al lago numerosi birdwatcher locali, ma anche appassionati provenienti da altre zone del Nord Italia, come Bolzano, Verona e Milano. 

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