Due camping da cinque stelle

di Valentina Fruet

Una giornata per festeggiare il premio ottenuto da due strutture ricettive della Valsugana da parte di ANWB, la più importante organizzazione olandese per la certificazione dei campeggi.

Il Camping Village Lago di Levico e il Camping Mario Village a Caldonazzo hanno ottenuto le 5 stelle e sono entrati nell’Olimpo dei 175 migliori campeggi d’Europa.
«Che le eccellenze trentine vengano riconosciute anche a livello internazionale è un grande traguardo e dimostra che il Trentino c’è, la Valsugana anche, e che ha voglia di emancipazione, che spesso coincide con la voglia di far fatica e investire» si è complimentato l’assessore provinciale al turismo Michele Dallapiccola.

La dimostrazione di un grande lavoro di squadra che «insieme alla capacità di guardare con fiducia al futuro prendendo esempio dai migliori, riesce a dare i suoi frutti».
I grandi investimenti spesso vengono ripagati, come in questo caso, non solo con un premio che onora l’azienda, ma «che si riverbera sul territorio tutto indirettamente, attirando chi cerca la qualità dell’offerta e del luogo» ha dichiarato l’amministratore delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini. Infatti il principio dell’accoglienza di qualità è quello che i titolari delle due strutture lacustri, Andrea Antoniolli per il Camping Levico ed Emanuele Chiesa per il Campeggio Mario, hanno portato avanti in questi anni: «12-13 anni fa, quando ho preso in mano la direzione» ha detto Chiesa «ho fatto un investimento grosso di 4 milioni di euro per andare in contro alle esigenze manifestate dai clienti e anche se la selezione è stata lunga e impegnativa, con oltre 9.300 strutture prese in esame in 27 paesi europei, siamo riusciti a rientrare nelle 37 aziende italiane che hanno ottenuto questo importante riconoscimento».

Ma il vero segreto è quello di «poter contare su un team ben costruito, selezionato e soprattutto saper delegare dei compiti ai collaboratori, lasciando che diano il loro contributo alla crescita dell’azienda».
Il campeggio Lago di Levico invece ha fatto un salto di qualità nel tempo grazie, ha detto emozionato Antoniolli, al lavoro, all’unione e ai principi della famiglia: l’azienda era stata fondata dal padre e il lavoro è poi proseguito con i due fratelli e le rispettive famiglie e soprattutto grazie alla signora Rina Antoniolli, la mamma del campeggio, che fa parte delle oltre 100 persone che formano lo staff della struttura e «ci ha insegnato onestà, rispetto e allegria e tutti i giorni di tutte le stagioni è già operativa alle 5.30 del mattino.

Questo riconoscimento non è un punto di arrivo ma una tappa che ci sprona ad andare sempre avanti con l’energia che ci contraddistingue: il nostro compito è quello di far conoscere la simpatia della gente italiana a chi viene dal Nord Europa, mostrare loro le nostre tradizioni, la storia, l’arte, il territorio e i prodotti tipici per un’azienda con una cultura e un’anima».

L’importanza di avere in territorio valsuganotto ben due strutture d’élite è riconosciuta anche da Apt perché «attirano e permettono di vendere anche gli altri complessi» come ha dichiarato il presidente Stefano Ravelli «creando un indotto non indifferente accanto a quello delle altre strutture ricettive».

Solo i 18 campeggi di Valsugana Camping, di cui 12 in ambiente lacustre e 6 in montagna, infatti hanno registrato nell’anno 2016 oltre 650.000 presenze turistiche che «non sono concorrenti degli alberghi ma complementari alla richiesta turistica con un potenziale di due milioni di presenze annue spalmate su 72 aziende della Provincia che hanno ripercussioni economiche positive su tutto il territorio», ha specificato il presidente della Faita del Trentino, Livio Valentini.

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