Tesino, altra caserma dei pompieri a 3,3 km da quella di Pieve

di Giorgia Cardini

Sia Castello Tesino sia Pieve Tesino avranno la propria scintillante caserma dei pompieri, a 3,3 km di distanza l’una dall’altra
Se la fusione tra i comuni tesini fosse andata in porto, forse nessuno avrebbe rispolverato un progetto rimasto per oltre dieci anni nei cassetti del comune più grande, mentre Pieve mandava in appalto e completava il proprio centro di protezione civile, inaugurato il 14 giugno 2015. Ma la fusione è naufragata e il sindaco Ivan Boso, tornato alla guida dell’amministrazione di Castello dopo quel «no», ha ripreso in mano le carte che lui stesso aveva firmato, quando già era sindaco, nel 2005.
 
Così dieci giorni fa il consiglio comunale ha approvato il progetto definitivo della nuova caserma dei vigili del fuoco, in località Figliezzi 8, e martedì sera anche la deroga per il cambio di destinazione dell’area da produttiva e arativa ad area per opere pubbliche. Il progetto è stato inserito nel Programma triennale delle opere pubbliche per poi essere finanziato attraverso il Fondo Strategico Territoriale con 450.000 euro: il resto dovrebbe arrivare dalla Cassa provinciale antincendi, ossia dalla Provincia.
 
Il centro di Castello costerà così complessivamente 1.873.886 euro (di cui 1,1 milioni a base d’asta), come da progetto definitivo dell’ingegnere Dimitri Tagliasacchi della Nova Agenzia Metropolitana srl di Trento, che prevede l’adattamento di un edificio produttivo di proprietà della Facen Franco e C. snc, carpenteria metallica attiva da 32 anni: per l’acquisto del fabbricato già esistente di 669 mq e dell’area circostante di 2.520 mq saranno spesi 400 mila euro, 180 mila euro per spese di progettazione e direzione lavori, altri 20 mila per pubblicità e la realizzazione delle opere artistiche. Ed è proprio sull’opportunità di investire altri 2 milioni di euro circa, quando a poca distanza esiste la nuovissima caserma di Pieve, costata la stessa cifra, che sono sorti dubbi in valle: «Ma come - è il ragionamento - mancano i soldi per tenere aperta la guardia medica e si spendono 2 milioni di euro per un doppione?».
 
Il sindaco Ivan Boso, che nel progetto crede fermamente, ribatte: «Il nostro è un corpo intercomunale dei vigili del fuoco da sempre senza caserma, costretto a riporre i mezzi in un garage insufficiente. Ora attendiamo l’autopompa usata dal corpo di Borgo Valsugana e non sappiamo dove metterla».
Ma perché non concentrare tutto a Pieve? «Perché non c’è sufficiente spazio: quella caserma non è stata concepita come centro per la protezione civile intercomunale».
Dunque, l’opera è necessaria? «Sì, ma in linea con le indicazioni della giunta provinciale non costruiremo qualcosa di nuovo, bensì andremo a recuperare un immobile esistente, ora produttivo ma destinato a restare inutilizzato perché il titolare andrà in pensione tra un paio di anni».
Il grosso dei finanziamenti dovrà arrivare dalla Provincia, che aveva detto stop a caserme troppo vicine. «Ma questo è un progetto per cui feci domanda nel 2005 ed esiste già un’ipotesi di finanziamento da 1,2 milioni della Cassa Antincendi, che dovrà essere confermata sulla base del nuovo progetto. Chiaro che senza quei soldi non faremo nulla».
 
Perché non pensare invece a investire i soldi nella creazione di posti di lavoro stabili? «I fondi della Cassa antincendi non si possono dirottare altrove: o si usano così o vanno persi».

comments powered by Disqus