Tonadico, i frati verso l'addio: petizione per farli restare

Fra’ Paolo e fra’ Lorenzo potrebbero lasciare presto Tonadico, per essere destinati a un’altra delle sedi che costituiscono la vasta Provincia dei Frati Cappuccini, che va da Trento a Mestre.
Le voce su un possibile trasferimento degli ultimi due padri dell’Ordine (uno dei tre ordini mendicanti maschili di diritto pontificio, che oggi costituiscono la famiglia francescana), presente dal 1924 a Tonadico, si sono fatte più insistenti nelle ultime settimane, tanto che il consigliere di opposizione Paolo Simion aveva depositato qualche giorno fa al Comune di Primiero San Martino di Castrozza un’interrogazione in tal senso.
 
E ora trovano conferma nelle parole di frate Lorenzo, raggiunto ieri al telefono: «L’ipotesi attorno a cui si sta lavorando è che il convento possa essere dato in comodato d’uso alle suore di clausura di Fabriano. Se la cosa andasse in porto, probabilmente lasceremmo questa casa nel 2017».
Un’eventualità che allo stesso Paolo Simion e a molti primierotti dispiace, tanto che sul sito di petizioni Change.org è in linea una lettera con cui si chiede alla Provincia monastica di Trento (ora però accorpata a quella di Mestre, da cui dipendono tutte le decisioni) di tenere presente il desiderio della comunità locale di continuare a godere della presenza dei frati, la cui partenza viene considerata «una grave perdita».
 
«Tanti residenti e i moltissimi turisti che frequentano Primiero - si legge nella petizione, che ieri aveva raggiunto 60 firme - trovano nei frati di Tonadico il punto di riferimento religioso e un motivo di aggregazione sociale. La partenza dei cappuccini verrebbe anche a togliere alla nostra Comunità una parte della sua storia, dal momento che numerose generazioni hanno beneficiato della loro presenza».
 
E la perdita di quello che viene definito un «focolare» sarebbe tanto più grave in questo momento in cui le unità pastorali delle Valli di Primiero, Vanoi e Mis si stanno riducendo a due, «con la presenza di soltanto due sacerdoti diocesani titolari per una popolazione di oltre 9.000 residenti, a cui si aggiungono migliaia di turisti nei periodi di stagione. Noi abbiamo bisogno dei nostri frati e auspichiamo che essi possano rimanere ancora a lungo in mezzo a noi. Confidiamo che le competenti autorità religiose, a cui spetta il giudizio finale sul futuro del convento, vogliano tenere conto anche delle nostre voci nell’assumere la loro decisione».
 
Il convento di Tonadico, ora ridotto alla presenza di due frati, non ha mai avuto una comunità numerosa, in quanto destinato soprattutto all’accoglienza di religiosi, pellegrini e famiglie in soggiorno temporaneo. Frate Lorenzo e frate Paolo conducono vita conventuale, svolgendo il servizio confessionale per sei giorni su sette e dando soprattutto ospitalità a chi viene da fuori. 
 
La messa domenicale celebrata nel convento è però seguitissima e molto apprezzata, sia dai residenti che dai tanti turisti che scelgono Primiero come propria destinazione. Ed è questo che ha spinto gli «Amici dei frati cappuccini» ad avviare una petizione.
Ma frate Lorenzo commenta: «Non credo che sposterà qualche decisione. Anni fa, a Vicenza, furono raccolte ventimila firme per mantenere il convento, ma l’allora padre provinciale non cambiò idea. La cosa più importante, comunque, è che non si debordi nella polemica, perché non ha senso: se ci restano anche solo pochi mesi di permanenza, è giusto che li passiamo tutti serenamente». 

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