Le prime vacanze nella casa sull'albero

Sagron Mis, sarà una suite

di Manuela Crepaz

Finalmente ci siamo: da venerdì 15 luglio sarà possibile prenotare una vacanza per soggiornare nella prima casa sull’albero trentina, che non sarà una semplice «tree house» (casa sull’albero), come normalmente si identifica la tipologia, ma una suite tra i rami nel boschetto a monte dell’albergo La Baita a Sagron Mis: disporrà di una scaletta di accesso che condurrà ad aerei spazi: camera, soggiorno e terrazza esterna.  Archetipo di libertà e di «full immersion» nella natura, alla mercé delle forze primordiali, arrangiandosi senza tv, computer e cellulari (ma per chi non potrà fare senza ci sarà il wireless), per uno strappo alla stressante vita quotidiana, un ritaglio fuori dal tempo.

Un idillio? Verosimilmente sì, conoscendo il posto. Base di tutti i servizi sarà la vicina struttura ricettiva, a due passi dall’originalissima torre T3, ancora unica nel suo genere, con suoi 32 metri di altezza, balcone privilegiato per osservare le Dolomiti con visori diurni e notturni ad infrarossi e «foderata» da una palestra artificiale di roccia; il suggestivo parco che ospita il bio-lago - non vengono utilizzati prodotti chimici per il trattamento dell’acqua - uno specchio d’acqua in cui sguazzare accanto a ninfee e piante acquatiche immersi in un ecosistema naturale integrato perfettamente con il paesaggio circostante, dove, da una cava d’inerti è stato ideato l’anfiteatro naturale: gli arredi minimali ed il palcoscenico sono realizzati con legname certificato e l’area è stata rinverdita secondo la filosofia del giardino zen.

Altre due casette sorgeranno lì vicino e saranno unite da uno spazio comune esterno in cui chiacchierare con altri ospiti o fare colazione assieme, chissà, le idee verranno con il tempo. Così si chiude un cerchio, quello di uno sviluppo sociale e turistico del piccolo paese trentino, il più distante da Trento. Ora andrà promosso a dovere.

A dire il vero, si è cominciato già nel 2013, quando, per la legge vigente, parlare di case tra gli alberi in Trentino era tabù. Così, il sindaco Luca Gadenz, per sensibilizzare all’idea di un’architettura rampante all’ombra delle chiome, aveva organizzato un convegno che ha contribuito non poco a colmare la normativa, in cui era annessa visita guidata al primo prototipo, la TH (tree house) OSS, in un giardino privato del centro storico di Fiera, finché l’autunno scorso il Servizio turismo della Provincia di Trento ha emesso il primo regolamento specifico per costruire case sugli alberi.

Gli architetti Nicola Chiavarelli e Giampietro Pitteri, dello Studio Metro Quadro di Fiera di Primiero, già creatori del primo prototipo e della T3, hanno ideato il progetto per le tre casette, la commissione edilizia ha espresso parere positivo e si è partiti, costituendo un gruppo di aziende artigiane tutte primierotte che si sono specializzate in materia.

La prima suite tra i rami sarà costruita in autunno e sarà disponibile per le vacanze di Natale, ma, appunto, si accettano prenotazioni già da ora, magari per un pacchetto completo: matrimonio sulla Torre (magari come la scorsa estate, celebrato a mezzanotte) con sindaco celebrante annesso, buffet attorno al biolago, grandi e piccini che si sollazzano nel parco. E poi, fuga romantica tra le chiome degli alberi, i cui unici curiosi saranno gli abitatori del bosco.

L’appuntamento per la presentazione pubblica di questa nuova attrattiva che mira a valorizzare il territorio secondo modelli di sostenibilità, è venerdì 15 luglio alle ore 10 all’albergo La Baita di Sagron Mis: saranno presenti i promotori e i sostenitori dell’iniziativa, con il Comune di Sagron Mis in testa, i progettisti, gli artigiani ed i costruttori.

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