La cancellata a Calceranica? «Ora c'è una vera spiaggia»

Residenti e operatori replicano a Italia Nostra

di Daniele Ferrari

La cancellata c’è e si vede: stagliandosi con la sua bianca vernice contro il blu dell’acqua e il verde di una primavera in fiore. Un intervento di riordino di proprietà, terreni demaniali, spiagge e sentieri naturali atteso da tempo nella comunità di Calceranica, e che per ora sembra accontentare residenti, ristoratori e titolari di campeggi (meno per le associazioni ambientaliste, ad iniziare da Italia Nostra).

Ultimi giorni di lavori sulla spiaggia del lago di Caldonazzo a Calceranica per gli operai del servizio provinciale Bacini Montani, prima che l’amministrazione guidata dal sindaco Cristian Uez consegni alla comunità nuova spiaggia, sentiero panoramico e muretto delimitatore tra proprietà private e aree demaniali (circa 750 metri lineari). Su tale manufatto i proprietari, ma solo se lo vorranno, potranno collocare una cancellata in ferro - alta circa 1 metro e 70 da terra e scelta secondo precise tipologie - che, a sua volta, potrà essere mascherata con una siepe o atro addobbo floreale.

«Alcuni proprietari e operatori hanno dovuto rinunciare a 5-6 metri di terreno - spiega Gino Graziadei del campeggio Punta Lago - ma ora è nata una vera spiaggia, un’area dove camminare in piena sicurezza e senza fare lo slalom tra mille ostacoli. La cancellata è frutto di una scelta compiuta dall’amministrazione tra altre ipotesi. Non so se questa sia la migliore, ma consente il mascheramento con una siepe, e alla base del muretto può essere posto del terreno erboso».

Camminando sulla spiaggia è difficile trovare qualche turista, mentre i residenti apprezzano in gran parte il lavoro svolto: «Io abito in Brasile anche sono nato su questo lago - spiega Claudio - la cancellata non è certo una barriera o un muro (su altre spiagge si vede molto peggio), ma vista così stride un po’ con il paesaggio. Prima di un giudizio finale aspettiamo la conclusione dei lavori e gli interventi privati di rinverdimento».

Accanto all’opera di «maquillage» in tanti richiedono una manutenzione attenta e costante, e il completamento dell’illuminazione pubblica, per vivere la spiaggia anche la sera. «Ho rinunciato a tre metri di terreno - spiega Arrigo che ha la casa sul lungolago - questa era l’unica soluzione per permettere a residenti e turisti di tornare a vivere la spiaggia ed il lungolago di Calceranica. Un’area che con il passare del tempo era diventata un vero scempio, tra mille ostacoli e cose abbandonate o rovinate dal tempo».

«Il nostro lungolago è stato sempre apprezzato per la naturalità e la bellezza dei luoghi - risponde con un simpatico battibecco la signora Graziella della gelateria e camping Riviera - per 36 anni abbiamo gestito il ristorante “Pescatore” curando sempre spazi verdi davanti a noi. Non basta il sentiero e la spiaggia fatta dal Comune, o la siepe posta dal privato, per riportare ordine o avere rispetto dell’ambiente, qui serve l’impegno di tutti operatori, residenti e singoli turisti».

Per ora la lunga recinzione in ferro non divide la comunità di Calceranica e trova l’appoggio di operatori e residenti, in attesa del suo completamento e della soluzione delle ultime vertenze sulle aree demaniali. L’estate, e l’arrivo degli attesi turisti, darà un’ulteriore responso su bellezza e funzionalità della cancellata bianca di Calceranica.

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