I ladri di speck svaligiano la macelleria E si concedono pure lo spuntino notturno

È successo a Fiera di Primiero

di Manuela Crepaz

Non solo hanno rubato la merce ma probabilmente colpiti dalla bontà dei prodotti si sono fermati a pasteggiare con tutta calma. Nella notte tra mercoledì e giovedì, i ladri si sono introdotti nella macelleria salumeria Gadenz, in centro a Fiera di Primiero. Sono entrati dalla porta del magazzino, adiacente a quella del negozio, trapanando la serratura antiscasso e spaccando a metà il cilindro che ne permette l’apertura.

Ieri mattina, il proprietario, Sebastiano Gadenz, residente a Ormanico, benché fosse giorno di chiusura, è sceso nella propria storica bottega che gestisce con la moglie Rosangela e il figlio Daniele per controllare i frigoriferi e si è accorto immediatamente dell’accaduto. Ha informato le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute, ma dei ladri, nessuna traccia, se non le prove di una lauta colazione notturna.

Il bottino è di quelli ghiotti: sono stati portati via tutti gli speck sottovuoto e quelli appesi, nonché le «luganeghe fumade» e quelle di cervo che Sebastiano prepara artigianalmente, oltre al fondo cassa. Si sono presi anche coltelli e attrezzatura varia. Il danno, secondo una prima stima, ammonta a circa cinquemila euro. Ma il peggior affronto, ha raccontato Gadenz, che gestisce la macelleria da 54 anni, è stato scoprire che i ladri hanno pasteggiato abbondantemente, assaggiando salsicce di vari tipi, wurstel, prosciutto cotto, salami, carne salada, manzo affumicato. Si sono presi infatti il tempo di affettarsi le leccornie accompagnandole con crostini di pane presi dallo scaffale e paté. Hanno lasciato intonse invece le altre specialità crude, quali spiedini, valdostane, polpette, cotolette, che andavano cotte preventivamente.

La macelleria salumeria nel 2013 ha ottenuto il riconoscimento e l’iscrizione all’albo provinciale delle Botteghe storiche trentine, un orgoglio per Sebastiano, e traspare tutto il suo scoramento quando racconta l’accaduto, frutto dei tempi moderni, non di certo di quando ha cominciato come garzone nel 1953. E purtroppo non è la prima volta: era già successo nella primavera dello scorso anno e tre anni fa, in autunno.
Nessuno tra i vicini si è accorto di quanto stava succedendo nella  notte; al piano di sopra un appartamento, di proprietà di non residenti, è attualmente vuoto, mentre l’altro è dato in affitto ad un magrebino che in questo periodo è dalla famiglia in Marocco. Solo l’ultimo piano è abitato, ma gli inquilini non hanno sentito rumori sospetti.

«È più che mai necessario - ha commentato il figlio Daniele, molto conosciuto anche per la sua attività di maestro di sci - che vengano installate delle telecamere non solo in centro paese, ma anche nei punti strategici di accesso alla valle, di notte ci sentiamo poco protetti».

E non è la prima volta che dopo i raid che si susseguono negli ultimi anni, la richiesta si fa esplicita da più parti. Verosimilmente, potrebbe trattarsi di un furto su commissione, dal momento che sono state rubate prevalentemente baffe di speck.

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