Valdastico, il "no" arriva in consiglio comunale

Il Comitato No Valdastico a Caldonazzo terrà stasera alle 20.30 presso casa Boghi (piazza Municipio, sopra il bar Centrale) il primo incontro pubblico per decidere quali azioni intraprendere e si prepara a scendere in piazza a Trento, martedì 17, in occasione della prossima seduta del consiglio provinciale. Ma anche il consiglio comunale di Caldonazzo si mobilita.

E dopo la mozione, già approvata nel 2010, si prepara a ribadire il proprio no all’«ennesimo scempio ambientale in Valsugana». Il dispositivo della mozione che, lunedì, verrà portata come unico punto all'ordine del giorno in consiglio comunale (ore 20.30) porta la firma di Claudio Turri, assessore e capogruppo della lista «Un futuro per Caldonazzo Brenta e Lochere», ricalca quello precedente e impegna «il sindaco e la giunta ad opporsi a qualunque ipotesi di realizzazione della Valdastico sul proprio territorio e a manifestare con fermezza la posizione ufficiale dell’amministrazione comunale di Caldonazzo in tutte le sedi ufficiali».

Nella premessa si ricorda che «la valle del Centa è un’area ad alto rischio idrogeologico» e che «la piana di Caldonazzo e Lochere è ad alta vocazione agricola specializzata, vicina al centro storico, altamente edificata, a forte inclinazione turistico/ricettiva, a due passi dalle sponde del lago, attraversata ogni anno da migliaia di ciclisti che utilizzano la ciclabile della Valsugana, una delle più belle d’Europa».

«Il danno che i cittadini e l’intera piana di Caldonazzo si troverebbero a subire fa riemergere nella popolazione locale timori e apprensioni circa il rischio per la salute pubblica, per l’integrità del territorio e la qualità della vita; è dunque augurabile che i progetti di potenziamento viabilistico si orientino piuttosto verso l’ammodernamento dell’asse ferroviario e la messa in sicurezza della SS47».

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