Val Canali, no allo sfruttamento idroelettrico

Dopo il Comune di Tonadico, anche la Provincia dice no allo sfruttamento idroelettrico del torrente Canali. Esiste, infatti, «un prevalente interesse pubblico al mantenimento del valore turistico dell’area circostante e del centro storico di Tonadico rispetto all’utilizzo dell’acqua del torrente Canali per scopi idroelettrici», nonché «un interesse ambientale incompatibile sia dal punto di vista della funzionalità fluviale che di tipo paesaggistico».

Sono due le domande di derivazione, stoppate già in fase di valutazione preliminare con due distinte delibere approvate nel corso dell’ultima seduta dalla giunta provinciale, su proposta dell’assessore Mauro Gilmozzi. La prima presentata al Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche, il 9 dicembre 2013, dalla società MD2 srl, era volta a prelevare fino alla portata massima di 1.760 l/s e media 1.151,78 l/s per produrre la potenza nominale media di 282,30 KW su un salto di 25 metri.

La seconda di ACSM spa, del febbraio 2014, volta al prelievo d’acqua fino alla portata massima d 2.200 l/s e media di 1.151,78 l/s per produrre la potenza nominale media di 387 kW su un salto di 34,21 metri.

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