Primiero, il Tar salva il referendum per la fusione

di Manuela Crepaz

Il referendum per la fusione dei comuni è «salvo». Ieri il Tribunale ammministrativo regionale ha respinto il ricorso di Erwin Filippi Gilli che ne chiedeva la sospensione. Il Tar nella sostanza ha detto di non essere competente al riguardo e che Gilli deve rivolgersi al giudice ordinario.

«Rimane pertanto pienamente confermato il regolare svolgimento della consultazione referendaria per la costituzione del Comune di Primiero San Martino di Castrozza - commenta l’assessore provinciale Carlo Daldoss. - I cittadini potranno dunque esprimere democraticamente il proprio orientamento - ha aggiunto - in una consultazione molto importante per il futuro della comunità del Primiero».

Il ricorso chiedeva l’annullamento delle delibere comunali con le quali era stato richiesto l’avvio del processo di fusione, delle due deliberazioni della Giunta provinciale con le quali era stato reso il parere sulla fusione. Nel frattempo, il clima prereferendario (domani si vota dalle 8 alle 21), si è fatto rovente, soprattutto a Siror, dove il vicesindaco Giacobbe Zortea, per contrapporsi all’anonimo invito all’astensionismo dei giorni scorsi, ha voluto proporre alla firma dei consiglieri del suo comune un invito indirizzato a tutti i suoi censiti affinché si rechino al voto per esprimere il proprio pensiero, spiegando il percorso che ha portato il comune a partecipare al referendum.

«Invitare i cittadini a non recarsi al voto per poter decidere il loro e nostro futuro, non può essere accettato da amministratori pubblici che hanno deciso di avviare tale processo», spiega e aggiunge: «Solo dodici consiglieri su quindici hanno sottoscritto, gli altri (sindaco compreso), non mi hanno dato risposta o hanno rifiutato chiaramente di sottoscriverla».

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