Il King of Dolomites è l'israeliano Guy Fattai

di Manuela Crepaz

C’è un nuovo “King of Dolomites” nel panorama dello sci fuori pista, eletto oggi pomeriggio (domenica 22 febbraio alle 16.30)a San Martino di Castrozza, al cospetto delle Pale di San Martino che si tingevano con i colori dell’enrosadira al tramonto: l’israeliano Guy Fattal, con i riders Dorian Konrad e Lukas Steger.


Il KOD, come ormai si abbrevia, è un contest fotografico incentrato sullo sci fuoripista che ha scoperto come il freeride (lo sci fuori pista, appunto) possa essere una bella fetta di mercato per questa località che i pessimisti vedono languire se a breve non si porta a casa il tanto desiderato “carosello” che unisca la skiarea di San Martino con Passo Rolle.


Un evento che ha invaso la capitale alpina come un fulmine a ciel sereno e che ha portato un brulicare di freeriders “bella gente”, che amano canalini e pendii vergini pronti a tutto per scattare la foto più emozionale, spettacolare e fuori dal comune pensare. I partecipanti, quindici fotografi professionisti ognuno accompagnato da due riders e una moltitudine di team “wannabes” e “wannababies”, turisti forse un po’ per caso per chi non è ancora abituato a vedere questo “target” emergente, li si notava subito: giacche a vento XL, ipercolorate e supertecniche che gestiscono traspirazione, calore, odore; pantaloni da sci con cavallo basso e bretelle lungo le gambe anziché sulle spalle, videocamere appollaiate sul casco. Alla sera, pantaloni, maglioni norvegesi e scarponcini slacciati: tutto rigorosamente “easy”, comodo.


La maggior parte sfoggiava una barba ducktail (di almeno cinque centimetri) o boxata, (piena e un po’ più corta) per dire al mondo, come affermano gli psicologi, “libertà vò cercando”. Ogni sera, affollavano i locali e tiravano tardi, perché per loro lo sport è un tutt’uno con il divertimento e la passione. Ed infatti, gli eventi di contorno che hanno animato San Martino non sono mancati: feste a tema nei locali, stand espositivi in centro paese, villaggio test materiali sull’Alpe Tognola, ma anche eventi culturali come la seconda tappa degli Adventure Awards, il film-tour che tocca località rinomate per gli sport invernali (prossimamente Cortina e Madesimo), dove si sono proiettate due ore di cortometraggi internazionali a tema neve, sci e natura, o il laboratorio di sei ore su come si scrive un racconto crossmediale con Emilio Previtali, alpinista, telemarker, triatleta, snowboarder e ciclista.


Ampio spazio è stato dato pure al tema sicurezza, per sensibilizzare soprattutto gli under 16. Le guide alpine, “Aquile di San Martino e Primiero”, hanno tenuto due “Safety workshop” con sci fuori pista accompagnato, utilizzo di arva, pala e sonda e gara di simulazione soccorso.
Il King of Dolomites ha contagiato pure chi freerider non è: c’è chi, tra le “signore bene” di San Martino, ha sfoggiato una tinta di capelli in onore del KOD, un bel carta da zucchero.


Il King of Dolomites è organizzato da un manipolo ormai collaudato di amici di Primiero e Vanoi affiancato da sponsor affermati alla ricerca di foto mozzafiato che poi vengono pubblicate sulle maggiori riviste internazionali del settore, una gran bella promozione per la Reginetta delle Dolomiti, San Martino di Castrozza, una delle località simbolo dell’inverno che per il terzo anno consecutivo ha ospitato il contest fotografico e non lo vuole mollare ai più blasonati “resort” alpini che già lo invidiano. 

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