Videosorveglianza su tutto il territorio

Contro furti, degrado ambientale, atti vandalici e delittuosi il “Grande Fratello” espande la visuale sull’intero territorio amministrativo di Vallelaghi. Non appare né un mero tecnicismo burocratico né tanto meno un dettaglio marginale l’affidamento dell’incarico di predisposizione della progettazione esecutiva relativa all’implementazione della rete di occhi elettronici nei territori di Padergnone, Vezzano e frazioni minori, ovvero località sotto l’amministrazione timonata da Gianni Bressan. In tutt’uno con quello di Terlago - dove una dozzina di telecamere fisse sono puntate ormai due anni “per fini di sicurezza” su punti nevralgici dell’abitato - il monitoraggio, comprendente il flusso veicolare agli ingressi dei centri abitati, avanza a piccoli passi e senza incappare in resistenze o titubanze della sponda di minoranza.

Anzi, i diciotto consiglieri in carica hanno deliberato all’unanimità di approvare il “Regolamento per l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza del comune di Vallelaghi”. L’operazione votata alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza urbana, del costo di grossomodo 15 mila euro per Terlago, sembrerebbe aver ingolosito gli abitanti delle altre frazioni d’appartenenza municipale pertanto l’esecutivo di Vallelaghi si riserverà di stabilirei punti ove accendere gli obiettivi della videosorveglianza laddove il territorio figura scoperto. “Ben vengano anche qui - affermano alcuni anziani di Vezzano che avvertono il problema - è una buona soluzione alla criminalità visto che ci sentiamo sempre meno sicuri anche nelle nostre case”. Le considerano apparecchiature utili a rafforzare la propria sicurezza e l’efficacia dell’intervento delle forze dell’ordine, convinti che servano ad accrescere la vivibilità a patto che il loro utilizzo non violi la privacy dei cittadini.

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