Montagna / L’allarme

In fiamme il Drago Vaia a Lavarone: l'opera completamente distrutta

Il Drago Vaia è stato ridotto in cenere da un incendio, scoppiato poco prima delle 21.45 di martedì 22 agosto, in una serata triste per gli Altipiani cimbri «e per tutto il Trentino», ha aggiunto il sindaco di Lavarone Isacco Corradi. Non si esclude l'origine dolosa dell'incendio

VIDEO Un selfie con il "drago"

LAVARONE. È stato distrutto da quelle fiamme che da creatura mitologica richiamava solo idealmente: il Drago Vaia è stato ridotto in cenere da un incendio, scoppiato poco prima delle 21.45 di martedì 22 agosto, in una serata triste per gli Altipiani cimbri «e per tutto il Trentino», ha aggiunto il sindaco di Lavarone Isacco Corradi.

Quando è stato lanciato l’allarme, i vigili del fuoco volontari del corpo di Lavarone sono subito partiti alla volta della località Magré, meta dal novembre di due anni fa di migliaia di visitatori.

Purtroppo, come si temeva dato che arrivare sul pianoro in cui l’artista di Asiago Marco Martalar l’aveva realizzato non è agevole per i mezzi, quando i vigili del fuoco sono arrivati al cospetto del Drago, non rimaneva molto dell’opera simbolo della rinascita post Vaia.

Un selfie con il drago: tutti a Lavarone per l’opera realizzata con gli schianti di Vaia

Il grande drago realizzato a Lavarone con gli schianti della tempesta Vaia si sta rivelando un grande successo. Opera dell'artista veneto Marco Martalar, il drago è alto 6 metri e lungo 7. Moltissimi curiosi e turisti salgono sul colle della frazione Magrè per una foto o un selfie.

Non si esclude l'origine dolosa del rogo.

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