Montagna / Il lutto

Il dolore di Besenello per la morte di Sebastiano Battisti: “Se n’è andato come suo papà”

Vallagarina in lutto per la morte del 23enne avvenuta ieri, 18 giugno, sull’Ortles. Amici e amministratori affranti: “Era un grande ragazzo, per noi è un duro colpo. Amava la montagna”

LA TRAGEDIA Morto a 23 anni in Alto Adige

di Nicola Guarnieri

BESENELLO. La stessa tragica fine di papà Andrea. Sebastiano Battisti, 23 anni di Besenello, ha lasciato la vita sui monti, in Alto Adige. Ucciso da quella montagna che amava all'infinito, non un hobby ma proprio una passionaccia. Perché salire, camminare, arrampicarsi verso il cielo dove la Natura ha piazzato roccia era molto di più di un passatempo, era una ragione di vita.

Però ieri il destino ha mostrato il pollice verso e per Seba non c'è stato nulla da fare. Sedici anni fa la stessa malasorte era toccata a suo padre. Aveva 43 anni ed ha abbandonato il suo mondo a Crosano. Stava scalando, stava allestendo un percorso facile per avviare i figli alla montagna. Ma ha perso l'appiglio. Sebastiano è vissuto con quel ricordo delle cime da affrontare, come piaceva al suo papà. Ma ieri qualcosa è andato storto.

Il sindaco di Besenello Cristian Comperini è attonito. «Non riesco a capacitarmi per quanto successo. Nonostante la giovane età era esperto e molto accorto. In montagna portava sempre il ricordo di suo papà».

A Besenello, come in tutta la Vallagarina del resto, la notizia della tragica scomparsa di Seba ha ottenuto il medesimo risultato: lacrime e silenzio. Come si conviene alla gente di montagna. Che parla poco ma con gli sguardi ti infonde un'enciclopedia.

Di fronte alle vette, di fronte alla Natura, però, c'è poco da discutere. A prescindere dall'età. Perché a risuonare è sempre quella struggente preghiera musicale che in quota si sente sempre e litiga con il silenzio: «Un nostro amico hai chiesto alla montagna».

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