Covid / L’intervento

Francesca Parolari: "Mandiamo gli anziani a casa a Natale, chiuderli dentro sarebbe maltrattamento”

Non la manda a dire la presidente dell'Opera Romani di Nomi, che ha inaugurato la nuova residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di Volano, 80 posti di cui 20 negli innovativi ambienti di paese ricostruiti dentro la casa di riposo per accogliere i malati di demenza, creando le condizioni per farli tornare a casa

IL RISCHIO Un altro Natale senza abbracci

di Francesco Terreri

ROVERETO. “L'Upipa (l'associazione delle case di riposo trentine ndr) ha chiesto di sospendere le visite degli anziani a casa per Natale. Noi siamo contrari. Faremo uscire gli ospiti, con le necessarie precauzioni. La chiusura per gli anziani è un vero e proprio maltrattamento”. Non la manda a dire Francesca Parolari, presidente dell'Opera Romani di Nomi, che sabato 18 dicembre ha inaugurato la nuova residenza sanitaria assistenziale (Rsa) di Volano, 80 posti di cui 20 negli innovativi ambienti di paese ricostruiti dentro la casa di riposo per accogliere i malati di demenza, creando le condizioni per farli tornare a casa.

Sulla riapertura delle residenze per anziani, una volta ridotto drasticamente grazie alle vaccinazioni il rischio di ammalarsi di Covid, Parolari e la Rsa di Nomi scommettono da un pezzo. Lo ricorda la stessa presidente nel suo intervento: «Abbiamo preso decisioni divisive, ma epidemiologicamente corrette, come quando a marzo di quest'anno abbiamo deciso di riaprire alle visite dei familiari in anticipo su tutti gli altri. Non abbiamo registrato nessun contagio».Ai 174 ospiti dell'Opera Romani, di cui 80 nella nuova Rsa di Volano, saranno quindi autorizzate le uscite sotto Natale per visitare la famiglia. «Chiediamo il tampone molecolare per rientrare - spiega Parolari - con un periodo di osservazione».

Oggi la copertura vaccinale degli anziani e degli oltre 200 operatori dell'Azienda di servizi alla persona, anche con la terza dose, è prossima al 100%. «Si chiude solo se c'è assoluta necessità - sottolinea Parolari - Ma oggi il rischio biologico è ridotto, anche se non annullato, mentre prevale il rischio psicologico. Se non è fondata su un rischio effettivo, la chiusura è un maltrattamento».

«Le linee guida provinciali - sostiene Parolari - sono ancora quelle dell'anno scorso, non aggiornate. Ma non possiamo ragionare adesso con gli stessi strumenti di un anno fa. In due anni abbiamo affinato le conoscenze». Il riferimento è anche al convegno di venerdì all'auditorium Melotti a Rovereto, dove è stata presentata la ricerca sugli effetti delle chiusure sugli anziani in casa di riposo, che mostrano i danni psicologici, mentali, di comportamento causati dall'isolamento e non del tutto reversibili con le riaperture. «Le linee guida sono da rivedere ma da tempo non c'è un tavolo su questo» rimarca Parolari.

La struttura di Volano è stata aperta nell'aprile 2020 come prima Rsa Covid d'Italia. «Non era neanche completamente finita - ricorda Parolari - è stata resa operativa in dieci giorni e per un anno ha ospitato anziani malati Covid sostenendo le altre Rsa che erano in difficoltà. Come cento anni fa, quando l'Opera Romani durante la Grande Guerra divenne un ospedale militare».

«Ma prima ancora l'Opera Romani era nata come ospedale per i poveri, anzi per i servi della gleba» ricorda il sindaco di Nomi Rinaldo Maffei. Nomi, Pomarolo e Volano sono i tre Comuni fondatori dell'Opera, dove è presente anche la parrocchia di Nomi. «Un presidio sul territorio - prosegue Maffei - Dobbiamo capovolgere la logica delle case di riposo, riportarle sul territorio. L'obiettivo dei prossimi anni è agganciarsi al Piano nazionale di ripresa e resilienza per trasformare le attuali strutture».

Volano è già un esempio di questo tipo con i due nuovi nuclei per le demenze, «fiore all'occhiello nazionale - dice Parolari - con piani assistenziali individualizzati per far rientrare gli anziani a domicilio». Ma l'idea di strutture diffuse sul territorio e integrate nella comunità, di vere e proprie Rsa di quartiere dove gli anziani tornano a casa, è, afferma Parolari, la prospettiva da coltivare.

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