Addio a Fulvio Zagher, legato alla terra cimbra

L’uomo delle Tezze di Lusèrn se ne andato, dopo una malattia vigliacca che non concede scampo. Fulvio Nicolussi Zagher aveva settanta anni ed è stato un trascinatore, più volte consigliere comunale e assessore alle foreste; soprattutto partecipava a tutte le iniziative della comunità. Sempre attento, seguiva con particolare interesse le vicende degli Altipiani Cimbri, era una persona votata al dialogo e di immensa apertura culturale ed umana. Fulvio Zagher portava con orgoglio il cappello di Alpino è sempre stato una delle colonne della sezione Ana locale. Quello che mancherà è la sua saggezza, il saper confrontarsi con orgoglio e senso di appartenenza: era un uomo che si sentiva cimbro fino al midollo e nello stesso tempo si sentiva europeo.  
 
Amava scrutare il firmamento e a casa aveva un telescopio con cui ogni sera aveva un appuntamento fisso con le stelle. 
 
«Guardare le stelle è come volare oltre le demarcazioni umane, è emozione, voglia di allargare le nostre conoscenze ed i nostro modo di vedere il mondo», era solito dire. Fulvio amava il territorio, l’ambiente in cui viveva e soprattutto era un grande conoscitore del bosco. La sua casa di Tezze, dove viveva con il caro fratello Mario, profumava di orgoglio. Ora le stelle lo abbracceranno, «stea bol» (stai bene, ndr).

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