Mori, il campo da tamburello costerà mezzo milione

È un anno straordinario quello dell’Asd Valle San Felice di tamburello che ha centrato una doppia vittoria di campionato, in categoria Juniores e in serie D, cosa prima accaduta solo alle compagini di Cavaion Veronese, e si appresta a concludere l’anno con l’approvazione definitiva del progetto per la riqualificazione e messa a norma del proprio campo da gioco. «Non è stata una scelta a cuore leggero – spiega il presidente dell’Asd Valle San Felice Aurelio Gentili - quella di sistemare l’attuale campo da tamburello del paese, ma una scelta del direttivo dopo aver valutato tutti gli scenari possibili. Puntiamo tanto sui giovani e con loro vogliamo centrare un’altra scommessa, ovvero affacciarci sul palcoscenico nazionale conquistando l’accesso alla serie B e questo sarà possibile anche avendo un campo a norma». 

L’attuale campo da tamburello è stato costruito negli anni Settanta con le misure di 110 per 30 metri; negli anni Novanta ha raggiunto l’attuale conformazione riducendo gli spazi laterali con la messa a dimora di una fila di alberi che dovevano servire a togliere il vento laterale e il posizionamento di una rete di sicurezza sul lato sinistro per evitare che entrassero in campo sassi. Oggi queste misure e accorgimenti non sono più in linea con quelli richiesti dalla federazione: negli ultimi anni il campo è stato omologato in deroga, in particolare perché non rispetta le dimensioni minime laterali richieste, oggi il direttivo ha pensato fosse arrivato il momento di avere un campo regolamentare. L’intervento, finanziato con contributo provinciale al 70% della spesa ammessa e il restante 30% dal Comune di Mori, ammonta complessivamente a 564 mila euro, dei quali 428 mila per lavori e mira alla messa a norma.

I deficit dell’attuale campo sono, oltre alle misure, anche lo scarso drenaggio del fondo e l’illuminazione. I lavori principali, su progetto dell’architetto Tiziano Gelmini, prevedono la rimozione di tutte le alberature attuali, non giudicate adeguate per togliere il vento laterale in quanto la parte bassa è priva di vegetazione, la messa a norma delle misure (90x26), il completo rifacimento del pacchetto di drenaggio, la recinzione di base e una nuova recinzione dell’area di gioco con varie altezze in funzione delle esigenze tecniche, le nuove tribune da 80 posti, un nuovo impianto di illuminazione secondo. L’unico parametro federale che non si è riusciti a raggiungere è quello dell’orientamento del campo: per il campo in località San Vì sarebbe stata necessaria una rotazione di 90 gradi del terreno di gioco, essenzialmente per ottimizzarne l’illuminazione, ma i finanziamenti provinciali non prevedono la copertura dei costi degli scavi di sbancamento al di fuori del perimetro originale del campo, che in questo caso sarebbero ammontati a circa 500 mila euro, cifra che l’associazione da sola non poteva sostenere.

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