Roncola selvaggia tra le viti Tagliate oltre 300 piante

Di sicuro chi ha impugnato la roncola per tagliare oltre trecento viti nuove a Villa Lagarina sapeva bene dove colpire per stroncare la vita di quelle giovani piante. L’ha fatto tranciandole al piede, quindi senza dar loro una seconda possibilità. Se avesse tagliato più in alto si sarebbero potute recuperare attendendo i nuovi germogli, invece il danno è irreparabile. Non tanto per il valore economico delle «barbatelle» quanto per il lavoro vanificato e l’impianto di irrigazione anch’esso danneggiato.

A farne le spese sono due diversi proprietari di Villa Lagarina e Nogaredo. La campagna dove nella notte tra venerdì e sabato ha agito «roncola selvaggia» - come viene abitualmente chiamato chi colpisce in questo modo danneggiando i contadini - si trova infatti sul territorio comunale di Villa Lagarina, all’incrocio tra via delle Zuccate (strada che da Nogaredo porta a Villa) e via Damiano Chiesa, la strada che segna il confine tra i due paesi delimitando un parte del bellissimo giardino dei conti Guerrieri Gonzaga.

Si tratta di  un unico appezzamento di viti diviso però tra proprietari diversi, che la scorsa primavera hanno rinnovato l’impianto mettendo a dimora le viti nuove.

La scoperta dei danneggiamenti è stata fatta sabato mattina: oltre trecento viti piantate la scorsa primavera sono state recise di netto. La parte più consistente del danno riguarda uno dei due proprietari, mentre quello confinante ha contato una sessantina di piante tagliate. A distanza di due giorni dal vile gesto le foglie sono già quasi secche ed è facile notare dove il malintenzionato - ammesso che quella notte tra i filari ci fosse una sola persona - sia entrato in azione. Intere file di vigne, per lo più della varietà «schiava», sono appassite e dovranno essere sostituite, mentre altre file sono state risparmiate. Insomma, «roncola» ha agito qua e là all’interno del vigneto.

È la prima volta che un fatto del genere si verifica in questa zona della destra Adige. In passato episodi simili si sono verificati a Pomarolo, ad esempio, ma mai tra i comuni di Nogaredo e Villa Lagarina. A cercare di fare chiarezza su quanto accaduto la scorsa notte ci penseranno ora i carabinieri, ai quali i proprietari hanno fatto denuncia.

A loro il compito di indagare per individuare i responsabili dei danneggiamenti, iniziando a capire prima di tutto se possono esserci delle motivazioni che hanno spinto ad un gesto irrispettoso soprattutto del lavoro che sta dietro a quei filari.

L’unica ipotesi che prende forma in queste prime ore è che l’obiettivo fosse uno dei due proprietari, mentre le viti dell’altro siano state colpite per sbaglio. A far propendere per questa ipotesi è innanzitutto il fatto che la maggior parte delle piante danneggiate è di proprietà di uno dei due.

Ed in secondo luogo perché i confini di quei campi non si notano a prima vista: non ci sono muri, recinzioni o altro a delimitare le diverse proprietà. Probabile quindi che «roncola» abbia sconfinato senza accorgersene. Oltre alla viti ha tagliato anche i tubi dell’irrigazione, quasi a voler confermare l’intenzione di fare dei danni.

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