La cura di panchine, aiuole e parchi affidata ai cittadini

Ala torna agli alensi. Un'aiuola da curare? Una strada da sistemare? Una panchina da aggiustare? Siccome «gli operai comunali e l'ente pubblico in generale non possono arrivare dappertutto, a curare e gestire qualsiasi parco o aiuola, a maggior ragione ora che le risorse sono in calo», d'ora in poi saranno i privati cittadini, le associazioni, le scuole, se lo vorranno, a prendersene cura. Questo il senso del nuovo regolamento «per la valorizzazione dei beni comuni» varato dall'amministrazione su iniziativa dell'assessore all'Arredo Urbano e al Centro Storico Gianni Saiani (nella foto col sindaco Soini). Il nuovo regolamento non prevede solo di affidare ai cittadini la cura materiale di beni pubblici, ma riconosce loro anche il diritto di fare proposte e di presentare progetti e idee. E non solo relativamente ai beni materiali ma anche a quelli immateriali e quindi, riconoscendo agli alensi la competenza di fare proposte e dare contributi a riguardo dell'innovazione digitale, proponendo servizi online per la rete civica.

Un approccio molto innovativo, che va nel segno della sussidiarietà, quindi quello proposto e formalizzato dal neo assessore Saiani che spiega: «La necessità di fare sempre più bella Ala, da una parte, e la necessità di ricostruire e fare comunità, dall'altra. Queste due tematiche fanno da sfondo al regolamento per la cura e rigenerazione dei beni comuni, che il Comune ha da poco approvato». E poi entrando nel dettaglio, l'assessore democratico chiarisce: «In città come nelle frazioni ci sono spazi che possono essere abbelliti, e in questo possono essere le associazioni o i singoli a farsene carico. Il regolamento fa un passo in più: prevede anche la possibilità di stilare con il Comune un patto di collaborazione per progetti più corposi, che potrebbero riguardare ad esempio edifici pubblici sottoutilizzati, e sui quali i residenti potrebbero rilanciare per farne sede di attività e di progetti innovativi, anche sotto forma di start-up». E per le spese «vive» sostenute dai privati e dalle associazioni, assicurano in Comune, è previsto anche una forma di rimborso. Il nuovo regolamento voluto da Saiani potrebbe diventare anche la chiave di volta per il recupero definitivo del centro storico della città barocca, che da anni vive un declino inarrestabile.

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