Tirolo e Serenissima, dopo 500 anni «ritorna» il confine

Ripristinato l'antico confine di Castel Pietra. «Tra i paesi di Volano e Calliano, bisognerà munirsi di passaporto, o documento d'identità valido, per transitare sulla statale 12. Le autorità locali stanno infatti per firmare un accordo sulla gestione del traffico in quanto - con la chiusura della frontiera - il flusso di automobili, merci e persone sarà tenuto sotto controllo. Per un giorno, insomma, non si sarà più cittadini». Recita così la curiosa campagna virale dell'associazione Portobeseno che oggi, domenica 23 ottobre, organizzerà a Castel Pietra l'iniziativa «Incontri sul confine».

Partendo dall'attuale momento storico-sociale, i curatori dell'evento hanno deciso di riattivare, a distanza di cinque secoli, la funzione del «Murazzo», l'antica linea divisoria che separava il mondo germanico da quello italico, il Tirolo dalla Serenissima, per interrogarsi sul concetto stesso di confine. Qui, dove l'Adige formava una grande ansa e la Strada imperiale passava nel punto più stretto della Vallagarina, una possente barriera bloccava il passaggio alle genti (solo dopo aver pagato il dazio si poteva passare) e soprattutto agli eserciti, rivestendo in certi versi il ruolo che oggi è del Brennero.

Ora un flusso continuo di autoveicoli scorre rapido davanti al vecchio confine, ma parte dell'antico muraglione - che per l'occasione sarà ripulito, cosparso con foglie d'oro e riattivato - è incastonato ancora tra le abitazioni o giace sommerso dalla vegetazione. «L'evento - spiegano gli ideatori di Portobeseno - nasce per celebrare i 500 anni dalla fine del confine di Castel Pietra; un concetto, quello di confine, che fino a pochi anni fa sembrava in fase di superamento e invece i recenti fatti di cronaca e ci dicono che non è cosa scontata».

L'obiettivo, dunque, è quello di aprire una riflessione sull'attualità. Domenica il maniero aprirà gratuitamente per ospitare laboratori, visite ed esposizioni. Si comincia alle 10 con l'inaugurazione di tre installazioni: «La linea d'oro» di Flavio Marzadro con fotografie di Matteo De Stefano, «Cinquecento confini» di Sara Maino e Davide Ondertoller e «La banalità del confine» a cura di Trento Asa. Alle 11 avrà luogo la visita al paesaggio culturale con Elvio Pederzolli e alle 12 il pranzo con specialità di frontiera. Nel pomeriggio previsti laboratori per bambini e, in chiusura, un dj set simbolicamente intitolato «Italia-Germania 4-3».

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