Alunni violenti, via tacchi e cravatte

A Mori nuove direttive per i professori delle medie

di Tiziano Bianchi

Alunni violenti e caratteriali, a scuola scattano le misure antiguerriglia per garantire l’incolumità del personale docente e non docente, a cui malauguratamente capiti di entrare in contatto fisico con qualche ragazzo scapestrato. Il consiglio: adottare un abbigliamento adeguato. Non si tratta ancora di una divisa antisommossa d’ordinanza, certo, ma di una serie di accorgimenti, suggeriti per evitare di finire al pronto soccorso. E anche peggio. Per esempio, niente cravatte, perché lo «studente violento» potrebbe prendere la palla al balzo, anzi la cravatta, e tirare per il collo, magari fino a strangolarlo, l’indifeso insegnate.

A stilare con dovizia di particolari il decalogo anti-giamburrasca, è stato il professor Luigi Dappiano, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Mori: oltre mille studenti e cinque plessi scolastici fra la borgata, Brentonico e Ronzo Chienis. E ieri, il giorno dopo la diffusione della circolare, mentre qualche insegnante stentava a dissimulare il malumore, altri, al contrario, la prendevano sul ridere, come capita quando non resta altro da fare, se non affidarsi ad una risata: «Ma queste gonnellone morbide e colorate, rientrano o non rientrano fra gli abiti svolazzanti proibiti?», si chiedeva, per esempio, una giovane insegnante in orario di pausa. Eh sì, perché fra i capi d’abbigliamento considerati a rischio dal dirigente compaiono anche i pericolosissimi «indumenti svolazzanti o con appendici – cravatte, sciarpe, foulard – che possono essere facilmente afferrate dall’alunno».

«Si tratta di un documento interno con un obiettivo esclusivamente preventivo ed è stato incauto da parte degli insegnanti diffonderlo, perché si potrebbero creare allarmi ingiustificati» spiega il dirigente. «A Mori non ci sono problemi e non ci sono sommosse scolastiche. E proprio perché desidero che le cose continuino così, ho scelto la strada della prevenzione». Quindi per ora, niente incidenti. E la circolare sarebbe solo un modo per mettere le mani avanti e prevenirli.

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