Ala, bocconi avvelenati dentro il cortile di casa

L'episodio in via Nuova, paura per gli animali

di Luisa Pizzini

Fortunatamente ad accorgersene prima dei cani è stata la loro padrona, che negli ultimi giorni ha trovato alcuni bocconi avvelenati nel cortile di casa, ad Ala, dove abitualmente si trovano gli animali. Per il momento si tratta di un unico episodio, ma è bastato a riaccendere la paura non solo per i padroni degli animali che vivono in quella zona, ma più in generale della cittadinanza. Se è vero che queste esche letali, infatti, vengono gettate per strada o addirittura nei giardini e nelle corti dei privati proprio per colpire gli amici a quattro zampe, è altrettanto vero che anche un bambino può venire a contatto con il veleno contenuto in questi pezzi di carne o polpette. La curiosità dei piccoli è incontenibile e basta un attimo per perderli d'occhio. Il pericolo che corrono in questi è lo stesso degli animali, che ingoiando un boccone avvelenato possono morire.

Il caso in questione è avvenuto nella corte di un'abitazione che si affaccia lungo la centralissima via Nuova e - come detto - non ha provocato conseguenze gravi soltanto grazie all'attenzione della proprietaria. Ma il rischio che hanno corso gli animali è stato grosso.

È inusuale che episodi di questo tipo accadano in pieno centro, in mezzo alle case. «Devo dire che è la prima volta che sento una cosa del genere - commenta il dottor Marco Ghedina, veterinario il cui studio è proprio lì accanto, in via Vellutai - . Esistono zone considerate più a rischio rispetto ad altre, di solito sono quelle più frequentate come le ciclabili o le zone dei sentieri montani, e periodi gli avvelenamenti si verificano di solito ossia dalla primavera all'autunno. Ma non era mai accaduto in città. Nella casistica non c'è stato un aumento, siamo nell'ordine dei due o tre casi all'anno, almeno di quelli che si vengono a sapere perché i padroni degli animali si rivolgono ai veterinari». 

Insomma, fino ad ora ad Ala non si poteva parlare di allarme per i bocconi avvelenati. «Le zone da evitare erano altre» conferma Gianluca Librato, alense proprietario di cani. «Ho sempre saputo da amici informati che è la zona di Cei quella da evitare in modo particolare, dove spesso si trovano esche avvelenate. Ad Ala non era ancora accaduto, ma stavolta sembra addirittura che il boccone sia stato lanciato all'interno di una corte privata e il fatto è ancor più grave».Da qui l'appello a tutti i proprietari di animali ma più in generale agli alensi a prestare la massima attenzione e l'invito a denunciare questi fatti perché si posso arrivare ai responsabili. 

Una conferma arriva anche da un altro veterinario che opera a Pilcante, il dottor Claudio Soini: «Che accada in centro non è certo cosa usuale. Gli ultimi episodi risalgono alla scorsa primavera quando i sentieri della Lessinia erano dissiminati di bocconi, probabilmente per avvelenare i lupi. Fatti come questo sono rari ma probabilmente mirati».

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