Attacchi anarchici alle Poste a Mori e a Rovereto

Il primo «atto» risale a un mese fa (il 13 maggio, per la precisione) quando un gruppo di persone incappucciate attaccarono il comando di polizia locale di Rovereto in via Parteli. La scritta sul muro «Per gli arrestati del Brennero» e una serie di sassi lanciati contro la vetrata e contro il furgone posteggiato nel retro. La scorsa notte il copione si è ripetuto: stavolta contro l'ufficio postale del Brione, a Rovereto, ed anche a Mori. Oltre che nel capoluogo.

In città i malintenzionati se la sono presa con le vetrate delle Poste prendendole a mazzate ed hanno «motivato» il loro gesto con una scritta sul muro: «Mistral air (= Poste) deporta gli immigrati da Ventimiglia al Brennero. Sabotiamo le frontiere». A Mori invece sembra si sta trattato di un tentativo, lasciato incompleto: sulla vetrata è rimasta soltanto una scritta: «Poste complici delle deportazio».

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Vetri infranti, scritte con spray nero e la colonnina per prelevare i soldi fuori uso: questo il triste spettacolo che si sono trovati davanti, stamattina, i dipendenti di Poste Italiane dello sportello di via Muredei e gli abitanti del rione di San Pio X, a Trento.

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