La roccia che minaccia Mori Sopralluogo della Provincia

«Non c'è altra soluzione al vallo tomo»

di Luisa Pizzini

«Sono disposto a tornare la settimana prossima con i miei collaboratori (i tecnici della Provincia, ndr) per parlare anche assieme al comitato dei residenti della realizzazione del vallo tomo. Sono disposto anche a valutare una soluzione diversa, che al momento però non c’è. Vi assicuro che sarei il primo ad essere felice di non vedere quel muro, seppur ricoperto, a protezione delle case. Valuteremo qual è la cosa migliore da fare, ma entro quindici giorni interverremo cercando di creare il minor disagio possibile».

Tiziano Mellarini, assessore provinciale alla protezione civile, martedì pomeriggio ha fatto il sopralluogo assieme ai tecnici ai piedi della parete che minaccia l’abitato di Mori. È salito da via Prearua tra le fratte, ha incontrato i proprietari dei terreni che rischiano di venir cancellati dall’opera («senza l’orto som mort», si lamentava ieri uno di loro) e ha promesso di tornare. Dopo un sorvolo con l’elicottero (sul quale non ha voluto salire il presidente del consiglio comunale, Renzo Colpo del M5S, sostenendo che «costa troppo»), Mellarini ha voluto rendersi conto di persona del luogo in cui verrebbe realizzato il vallo tomo, per il quale sono previste diverse alternative. «La prima proposta, quella più vicina alle case, non la accetto» ha anticipato l’assessore. «Deve essere il meno impattante possibile».

Questo è il punto che trova d’accordo tutti. Ma c’è ancora chi pensa che ci sia qualche altro modo di intervenire: «Mi sembra che l’approccio sia quello di mettere in sicurezza le case ed abbandonare le fratte», incalzava ieri Renzo Colpo.

«Non c’è un altro modo?» La risposta dei tecnici, alzando gli occhi verso la massa di roccia instabile che fa così paura, è stata un unanime «no». Ieri a Mori c’erano il capo della Protezione civile trentina Stefano De Vigili, il dirigente del servizio geologico Ernesto Santuliana, il dirigente del servizio prevenzione rischi Vittorio Cristofari e il capo dell’ufficio prevenzione rischi, Marcello Pilati. E ancora il geometra Buccio e l’ingegner Franch. «Noi siamo qui per mettere in sicurezza, per dire ai nostri cittadini che sono al sicuro nelle loro case» ricordava ieri il sindaco Stefano Barozzi.

«E dobbiamo garantirlo nel tempo» ha aggiunto l’assessore alla prevenzione dei rischi Roberto Caliari.
All’incontro ha partecipato anche il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Fiorenzo Marzari, mentre hanno disertato i residenti del comitato «Da vicolo a vicolo», spiegando di aver avuto poco preavviso. Se ne riparlerà quindi la prossima settimana, mentre ieri sera la questione del vallo tomo era argomento di discussione anche in consiglio comunale.

Roccia a rischio: assessore e i tecnici in cerca di una soluzione per Mori

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