Addio a Guido Mellarini, l'anima delle elementari di Ala

Ci sono persone che entrano nelle vite degli altri in punta di piedi. Non ostentano, non gridano, non sgomitano. Spesso sanno ascoltare. In casi rari, hanno la grazia di dire la parola giusta quando è ora. Ecco, questo era Guido Mellarini. Sul libretto di lavoro: bidello, poi collaboratore scolastico. Per gli insegnanti delle elementari di Ala, un collega. Per generazioni intere di alunni, semplicemente Guido. Anzi, «il Guido». In una parola, la colonna dell’istituto alense.

Da ieri, Guido Mellarini non c’è più. Se l’è portato via una malattia che l’ha piegato in meno di un mese. Ed ora è tanta la commozione, ad Ala, per una persona che ha saputo dare molto alla comunità.

Cinquant’anni compiuti da due mesi, Guido Mellarini era tante cose insieme. Era l’amante della montagna che frequentava attivamente la Sat. Era il collaboratore della rivista storica I 4 vicariati. Era uno dei membri del Coro Città di Ala da 30 anni. Una passione di famiglia: il papà Giuseppe fu tra i fondatori, il nipote Joele Aldrighettoni è l’attuale maestro. «La scomparsa di Guido lascia un vuoto enorme - osserva il presidente, Luigino Lorenzini - Sempre disponibile, quando aveva un momento lo dedicava agli altri».

Il ritorno in classe, oggi, sarà più doloroso per tutti. Perché la scuola era la sua seconda casa. «Aprire la porta e non vederlo sarà dura - ricorda una delle insegnanti storiche, Mariarosa Lorenzini - Era lui la persona a cui si faceva riferimento, sapeva sempre cosa fare, conosceva la scuola come nessuno. Ma soprattutto con lui condividevamo tutto. La battuta, la cosa seria. Per noi era un nostro collega. Solare e buono».  Due aggettivi questi che ricorrono nelle parole di chi l’ha conosciuto. «Mancherà l’umanità, quel senso di leggerezza che ti faceva provare - aggiunge la maestra Emma Agostini - ascoltava, dietro al bancone, raccontava la barzelletta utile a stemperare l’atmosfera. Aveva una parola per tutti. Per i bambini non esiste la parola bidello. Dicevano solo Guido. Una  figura di riferimento». 

Anche per i bambini: quando si è saputo della malattia, due scolari si sono fatti accompagnare dai genitori a casa sua per vedere come stava. Un gesto che lo aveva profondamente commosso, mentre era in ospedale. «Ricorderò Guido non solo come un collega affidabile e sempre disponibile - aggiunge Tiziana Tognotti - ma soprattutto come persona scherzosa e giocosa, che sapeva con una sola battuta stemperare anche i nostri momenti di difficoltà».

Persona mite, con cui era impossibile litigare. E non perché non avesse personalità. Solo, non amava lo scontro: «Era una persona retta. Con le proprie convinzioni, le proprie idee, intelligente e sensibile. Un amico - aggiunge Stefania Cristoforetti, responsabile amministrativa - Lui non era il collaboratore scolastico, era la colonna della scuola. Dal problema con l’insegnante a quello con l’alunno, sapevi che su di lui potevi contare. E questo rapporto è diventato un rapporto d’amicizia. Mancherà in modo indescrivibile. È una grande perdita, perché era una grande persona». «Ha lasciato in noi insegnanti un bellissimo ricordo e anche i suoi amati bambini della scuola elementare non lo dimenticheranno - conclude la vicaria Fabiana Endrizzi - La scuola senza di lui non sarà davvero più la stessa».

I funerali di Guido Mellarini si terranno venerdì alle 15 nella chiesa di San Giovanni.

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