Besenello: i falsi d'autore adesso vanno all'Expo

«La dama con l’ermellino», «La ragazza con l’orecchino di perla», «I papaveri», «Giuditta I» e perfino l’ultima arrivata in famiglia, «L’annunciata».

Tiziana Sembianti, pittrice lagarina, porterà tutte le sue opere a Milano: per molte di loro sarà la prima volta fuori dalle mura domestiche di Besenello, dove sono rimaste appese in una sorta di museo casalingo per pochi eletti. Le copie d’autore saranno esposte dal 2 luglio al 1 agosto al Foro Bonaparte di Milano, in una manifestazione inserita nel calendario Expo.

Un traguardo importantissimo per la timida pittrice lagarina, 67 anni, che ha trascorso l’ultimo trentennio della sua vita con un pennello in mano per riprodurre i più grandi capolavori dell’arte. In molti casi è riuscita a rasentare la perfezione, con un’ossessione maniacale per le sfumature, per migliaia di dettagli memorizzati durante le numerose visite nei musei, in Italia e all’estero. Ore di studio appassionato, di tentativi andati a male, di notti insonni passate sullo sgabello del suo studio, spesso in compagnia di una fortissima emicrania.

All’ombra della Madonnina ci saranno le riproduzioni dei quadri di Pieter Bruegel il Vecchio, «Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli» e «Adorazione dei Magi nella neve», ma anche quelli di Vincent Van Gogh «La chiesa d’Auvers-sur-Oise» e «Il ponte di Langlois », insieme ai «Giocatori di carte» di Paul Cézanne.

Capolavori allo specchio, come li ha definiti il marito di Tiziana, Claudio Jungg, molto più incline della moglie nel riconoscere l’innato talento dell’artista. Le opere saranno ospitate nella sede della Fondazione Luciana Matalon, un’istituzione di tutto rispetto nell’ambito dell’arte contemporanea.

In attesa dell’inaugurazione ufficiale la tavolozza e i pennelli non rimarranno comunque fermi: in cantiere c’è nientepopodimeno che sua maestà «La gioconda», per l’artista di Besenello la sfida più dura di sempre.

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