Ecologia / Il caso

Treni carichi di immondizia napoletana per la Germania, fermi a Gardolo: mosche e puzza insostenibile

Dal lontano 2008 i rifiuti campani vengono venduti agli inceneritori tedeschi. Ma i vagoni sostano allo scalo di Trento e quando fa caldo l’Ora del Garda sospinge l’odore

di Giacomo Poletti

GARDOLO. I rifiuti campani finiscono in tutta Europa: uno dei flussi, via treno, prevede l'invio dell’immondizia campana in Germania. Un trasporto che avviene da anni lungo la ferrovia del Brennero (costo: 200 mila euro al giorno), fin dalla grande crisi dei rifiuti di Napoli del 2008, ma che talvolta ha dei risvolti problematici come hanno scoperto loro malgrado gli abitanti di Maso Rossi a Gardolo nelle scorse settimane contraddistinte dai primi caldi.

Da qualche tempo, infatti, nella località svolazzano mosche e gli odori di ogni tipo non mancano. Come mai? Qual è la causa? Presto detto: i treni di “monnezza”, appunto, che dal napoletano arrivano a Verona e risalgono la ferrovia in direzione degli inceneritori tedeschi. Il problema è che i vagoni sostano delle ore allo scalo intermodale, con il risultato di riempire di effluvi (e di mosche) i dintorni.

Complice l’Ora del Garda, che soffia gagliarda ogni pomeriggio, la puzza e le mosche finiscono verso est, cioè proprio sulla località di Maso Rossi, fra le case. Della situazione, dopo le lamentele dei residenti, se ne è occupata la presidente della Circoscrizione Gianna Frizzera con i tecnici comunali e la assessora Giulia Casonato in occasione di recenti sopralluoghi sul territorio.

Si è definito con Rfi lo spostamento del punto di eventuale sosta del treno, in un'area verso ovest, più lontana dal centro abitato: una modifica già attuata da qualche giorno. Il problema delle mosche, tuttavia, resta: si è quindi concordata una pulizia straordinaria dei binari e la contemporanea disinfestazione dalle larve. La prossima estate dirà quindi se la soluzione trovata avrà fatto sparire mosche e odori.

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