Ristorazione / Città

Alle «Due Spade» di Trento si cambia gestione e chef: arriva Franco Zanella, e abbassa i prezzi

In cucina Andrea Di Loreto, a dirigere il patron che viene dallo Scrigno e da Hostaria Toblino: «Vogliamo renderlo un locale alla portata di tutti»

di Paolo Fisichella

TRENTO. Una cucina golosa e di sostanza ma alla portata di tutti. Questo il cuore della nuova gestione dell'Osteria a Le Due Spade che, in un percorso ad anello iniziato nel lontano 1992, porta alla direzione Franco Zanella.

La sua esperienza lavorativa, iniziata proprio all'Osteria sotto la guida della famiglia Peterlana, ha contribuito a far crescere in lui la vocazione e la passione della ristorazione e dell'enologia. Grazie ai corsi di Sommelier (AIS) e al corso di enologia dell'Istituto Agrario di San Michele, nel 2000 entra come Responsabile Sommelier allo Scrigno del Duomo dove rimane per ben 17 anni conoscendo celebrità, grandi produttori e con la possibilità di collaborare per circa sei mesi con due bistrot londinesi a Notting Hill e Primsore Hill.

Nel 2017 un nuovo salto con la direzione del ristorante e del punto vendita dell'Hosteria Toblino & Cantina Toblino che, grazie al contributo dello chef Sebastian Sartorelli, ha portato la fama del ristorante ben oltre i confini della regione.

Con l'inizio di quest'anno il cerchio si chiude con il ritorno a dove tutto è iniziato, ora nella nuova veste di direttore: «La nostra gestione intende mantenere la stessa filosofia dell'Osteria ma con alcune novità - ha spiegato Zanella - Innanzitutto abbiamo rivisto il menù con una cucina più essenziale, più golosa e soprattutto più alla portata di tutti con prodotti di qualità trentini ma senza lasciare esperienze gastronomiche internazionali come la variazione di pesce crudo che è possibile trovare tutti i giorni».

Primo chef, infatti, nella nuova gestione, Andrea Di Loreto, volto già noto dell'Osteria con la sua attenzione meticolosa ai dettagli, la reinterpretazione dei sapori autentici della tradizione e la profonda attenzione alla qualità e all'origine degli ingredienti: «Si tratta di una persona su cui poter contare - continua Zanella - per quel tipo di cucina che ho pensato».

Il menù parla da sé: dal menù di carne con proposte come la «Tartare di vitello tonnato, rughetta e maionese al curry» o la «Pancia di maiale arrostita con polenta di patate»; al menù di pesce con «Salmerino alpino à la nage con salsa barigoule» o il polpo crudo a bassa temperatura, cremoso di patate viola e aneto.

Presente anche un menù vegetariano con proposte come gnocchi di zucca al burro con semi di papavero e ricottina affumicata o tortino di patate con fondue di Brie. Tra le proposte a concludere anche le crudità di pesce, la variazione di foie gras o la tradizionale selezione di formaggi e salumi.

Più economici rispetto alla precedente gestione, infine, anche i prezzi. «Da qui la novità principale - conclude Zanella - rendere questo locale alla portata di tutti dal punto di vista economico ma senza nulla lasciare alla qualità del cibo».

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