Trento / Centro

Dà in escandescenze, fermato in chiesa: portato in ospedale, viene ricoverato in psichiatria

L’intervento della polizia in Santa Maria Maggiore martedì mattina (8 agosto): l’uomo, senegalese residente in Valsugana, ha iniziato ad urlare e infastidire i passanti nel cuore del capoluogo. Ha gettato una cassetta contro una coppia, ferendo il ragazzo. Da alcuni giorni stava creando scompiglio

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di Marica Vigano'

TRENTO. Lo hanno visto avvicinarsi ad alcuni passanti, con fare minaccioso, urlando frasi sconclusionate; un ragazzo è stato colpito. I testimoni di questo poco edificante spettacolo hanno chiamato la polizia. Era da alcuni giorni che l'uomo, un immigrato senegalese che vive in Valsugana, girava nel centro di Trento creando disturbo. Per fermarlo, nella mattinata di martedì (8 agosto) all'interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, gli agenti della volante hanno dovuto estrarre il taser (che però non è stato utilizzato). Lo straniero è ora ricoverato nel reparto di psichiatria.

L'allarme in via Roma. Erano le 9 circa del mattino, quando il senegalese si è messo a gridare in mezzo alla strada. Si è avvicinato alle auto in sosta proprio sul retro della chiesa, poi ha seguito un gruppetto di persone, urlando contro di loro. Successivamente l'uomo ha preso di mira una coppia, addirittura tirando addosso al ragazzo una cassetta delle bibite trovata lungo la via. Nel pieno del delirio è entrato in chiesa, mentre si stava celebrando la messa del mattino. E proprio nel sacro edificio che fu sede del Concilio di Trento gli agenti della volante lo hanno raggiunto e, nel tentativo di calmarlo e di tutelare l'incolumità delle persone, gli hanno mostrato il taser. È bastato che i poliziotti accendessero la pistola elettrica, che però non è stata usata, per rendere immediatamente più mite l'uomo.

L'identificazione. Il senegalese, caricato sulla volante e portato in questura per l'identificazione, risulta in regola con il permesso di soggiorno. Vive in Bassa Valsugana e a Trento, fino a qualche giorno fa, non aveva mai dato fastidio. Non è chiaro cosa sia scattato nella sua testa nelle ultime ore, ma in due giorni si è reso protagonista di più episodi violenti, "collezionando" denunce per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Polizia e carabinieri, allertati dai cittadini, lo avevano fermato diverse volte fra via Roma, la stazione e la Portela, sempre in stato di alterazione e piuttosto aggressivo. Martedì, data la complessità della gestione del soggetto, la polizia l'ha accompagnato in ospedale. Al Santa Chiara si è rivolto per una medicazione anche il ragazzo che era stato colpito con la cassetta delle bibite: nulla di grave, ma presenterà denuncia per lesioni.

La visita specialistica. Il senegalese è stato visitato presso il reparto di psichiatria del Santa Chiara, dove è rimasto per quasi l'intera giornata. In serata i medici hanno disposto il ricovero in reparto, presso l'ospedale di Borgo Valsugana, per cure specifiche. Le urla dell'uomo e la sua aggressività sarebbero dunque da ricondurre non ad un momento circostanziato di rabbia, ma ad una possibile patologia. In centro città, in particolare nel quartiere della Portela (l'Adige di martedì), è da mesi che i residenti ed i commercianti lanciano l'allarme per un susseguirsi di episodi violenti ad opera di persone straniere, alcune senza documenti e senza dimora.

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