Festa / Tradizioni

Sorrisi e colori tra danze e dragoni per il Capodanno cinese a Trento

Nel pomeriggio di sabato 21 gennaio, all’ombra del monumento di Dante sono andate in scena le celebrazioni per il nuovo anno «lunare»

di Leonardo Pontalti

TRENTO. È stato all'insegna del colore e dell'energia che ieri Trento si è preparata al Capodanno cinese: una data che cade oggi (domenica 22 gennaio) aprendo l'anno del coniglio d'acqua. Per la comunità cinese i festeggiamenti proseguiranno a lungo: come ogni anno, si protrarranno per due settimane concludendosi il prossimo 5 febbraio, in occasione della Festa delle Lanterne.

In piazza Dante a Trento in tanti hanno accolto l'invito proposto dal centro Martino Martini, che ha richiamato in città per la terza volta negli ultimi anni danzatori e danzatrici della Italy lion and dragon dance team, giunti da Perugia.

Un momento di festa per avvicinare ancora di più le comunità cinese e trentina, grazie all'impegno del centro studi che da tanti anni ormai - nel nome e nella memoria del gesuita trentino che visse ed operò in Cina nel 1600 - si occupa di curare le relazioni interculturali tra l'Europa, la Cina e più in generale l'Est Asia, favorendo lo scambio di conoscenze scientifiche, umanistiche, economiche e tecnologiche e attraverso attività di studio, ricerca e documentazione sulla cultura, la storia, e la realtà sociale ed economica della Cina.

Alla manifestazione hanno partecipato il presidente del centro studi Martino Martini Maurizio Marchese, il sindaco di Trento Franco Ianeselli e numerosi esponenti della comunità cinese del Trentino, che hanno potuto nell'occasione del Capodanno rinsaldare un rapporto da sempre costruttivo e prolifico. Il tutto con l'augurio di un anno ricco di soddisfazioni e felicità, che i buoni auspici del coniglio d'acqua, stando alla tradizione cinese, sembrano poter garantire. 

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