Avanti con il nuovo polo giudiziario, primo passo la ristrutturazione dell'ex carcere
La giunta comunale ha recepito il progetto unitario di cittadella della giustizia, che ha l'obiettivo di arrivare all'accorpamento degli uffici oggi sparsi in varie zone: a monte l'intesa (ultraventennale) fra Provincia e governo centrale
L'EX CARCERE Intanto la riqualificazione del cortile
TRENTO. Una semplice "presa d'atto". Ma non solo. La giunta comunale di Trento, nell'ultima seduta, ha recepito il progetto unitario del nuovo polo giudiziario in città.
E chissà mai che ora, l'idea dell'accorpamento degli uffici giudiziari, non prenda effettivamente corpo, posto che se ne parla da vent'anni, da quando sulla tolda di comando in Provincia sedeva Lorenzo Dellai.
L'opera fu infatti concepita con l'intesa istituzionale di programma tra Governo e Provincia autonoma di Trento, stipulata il 24 aprile 1981, e con il successivo accordo di programma dell'8 febbraio 2002 con cui la stessa Provincia si impegnava a realizzare la nuova sede per gli uffici giudiziari costruendo un complesso che investe lo storico palazzo di giustizia (realizzato nel 1881, ampliato nel 1922 e sopraelevato nel 1966) e l'area attigua dell'ex carcere asburgico (del 1881, dismesso nel 2010).
Il nuovo polo giudiziario avrebbe dovuto essere pronto già nel 2015, con l'obiettivo di accorpare i diversi uffici oggi dispersi in più zone del capoluogo, ospitando quindi gli addetti della corte d'appello, della procura generale della Repubblica, del tribunale ordinario, della procura della Repubblica, del tribunale di sorveglianza, dell'ufficio notifiche esecuzione e protesti, dei giudici di pace e dell'ordine degli avvocati.
Ma il primo progetto, frutto di un concorso internazionale (costo 8 milioni di euro), fu accantonato dalla giunta Rossi, ridimensionando le ambizioni e, soprattutto i costi, quasi dimezzati; da 112 milioni a poco più di 68 milioni di euro.Il primo intervento riguarda la ristrutturazione dell'ex carcere ed i nuovi vani scala di collegamento.
Il preliminare elaborato nel 2016 e messo a gara per affidare il servizio di ingegneria e la redazione del progetto architettonico definitivo ed esecutivo è stato aggiudicato all'ati Trentino Progetti srl - Areatecnica srl - C&S Architects limited - Veniceplan Ingeneria srl - ing. Jacopo Griguolo con un ribasso del 32% sull'importo di 295.912,24 euro, con la previsione (prima dell'impazzimento dei prezzi) di 5,167 milioni di lavori edilizi.
Il Comune ha valutato il progetto unitario, suddiviso in tre macro interventi: il primo intervento di ristrutturazione dell'ex carcere (33 mila m3); la costruzione di un nuovo volume (palazzina uffici da 12 mila m3) nell'area libera ad est del complesso racchiuso tra le vie Barbacovi, Brigata Acqui e Pilati; infine il restauro dell'edificio storico, con contestuale ristrutturazione dell'edificio collegato, costruito negli anni 60, oggi occupati dal palazzo di giustizia che dà su largo Pigarelli.
La ristrutturazione dell'ex carcere interessa una superficie lotto di 5.180,74 m2, la nuova palazzina ad est una superficie di 4.987,96 m2 e il restauro dei due edifici del palazzo di giustizia un lotto di 3.424,55 m2. L'ex carcere sarà ristrutturato mantenendo il più possibile inalterato l'aspetto originario. Qui sarà inoltre realizzato, sotto il cortile interno ad est dell'edificio, un archivio interrato.
Sull'edificio storico adibito a palazzo di giustizia, sottoposto a tutela monumentale dal 2003, è previsto un intervento di restauro, di miglioramento strutturale ed energetico con modifica degli spazi interni limitatamente alle tramezzature. È quindi previsto l'intervento di ristrutturazione sull'edificio collegato (corte d'assise) degli anni 60, che non ha vincoli di tutela. Trattandosi di un progetto unitario, secondo le previsioni del Prg, vanno rispettato gli indici di utilizzazione territoriale e le altezze fissate dallo strumento urbanistico.
Vincoli che l'istruttoria tecnica del Servizio edilizia privata del Comune (diretto dall'architetta Elisabetta Miorelli) ha riconosciuto rispettati. Il progetto ha inoltre ottenuto il parere favorevole della commissione edilizia comunale.