Edilizia / Itea

La Collini riqualificherà le Torri di Madonna Bianca e anche Villazzano Tre

Lavori che valgono 8 milioni di euro, per la riqualificazione energetica e antisismica, con i fondi del «superbonus 110%», ma occorre terminare tutto entro il 2023

LA STORIA I 40 anni delle Torri

TRENTO. La Collini Lavori spa si candida ad essere l'esecutrice delle opere di riqualificazione energetica ed efficientamento sismico delle storiche torri di Madonna Bianca e Villazzano Tre. Di tutte le torri. La sua proposta, inizialmente indirizzata a Itea e agli altri proprietari di sei torri di Madonna Bianca, è stata allargata infatti anche a quelle di Villazzano Tre.

L'obiettivo dell'impresa trentina sarebbe quello di proporre analoga offerta anche alle due torri gestite direttamente da Itea, quelle che hanno meno di 8 alloggi acquisiti in proprietà dai privati, ma in questo caso dovrà aggiudicarsi l'appalto passando attraverso le eventuali gare pubbliche che l'Istituto di edilizia abitativa è costretta ad effettuare in quanto società di sistema controllata dalla Provincia.

Tra le imprese teoricamente interessate ad eseguire i lavori, un pacchetto dal valore complessivo di un centinaio di milioni coperto dal superbonus, Collini è l'unica rimasta in campo. La richiesta di presentare un'offerta a diverse imprese potenzialmente interessate era stata avanzata all'inizio da sei torri costituitesi in condominio a Madonna Bianca (la 2, 3, 4, 6, 7, 8).

Tra l'offerta da 8 milioni della Collini Edilizia e quella da 6,5 milioni della Comat, unica concorrente in lizza, le assemblee, col via libera di Itea a votare quella col punteggio migliore nella valutazione tecnico economica, aveva scelto la prima.

La stessa offerta è stata inviata anche all'amministratore di cinque torri di Villazzano Tre (9, 10, 11, 12, 14) ma in quel caso unica busta pervenuta nonostante gli undici inviti.

«Stiamo valutando le offerte dal punto di vista tecnico ed economico» spiega l'amministratore delle cinque torri, Luca Adami. In questo caso insomma le assemblee devono ancora valutare.Il pacchetto proposto da Collini Lavori ad ogni singolo condominio prevede isolazioni esterne delle componenti verticali e dei solai di copertura, la sostituzione dei serramenti esterni, la riconfigurazione della centrale termica e l'installazione dell'impianto fotovoltaico. Interventi che permetteranno il passaggio dalla classe energetica E alla classe A3 con uno miglioramento di gran lunga superiore al minimo previsto per avere diritto al superbonus.

L'impresa ha già definito gli accordi con fornitori e subappaltatori che sono il Gruppo Finestre srl per i serramenti, Zorzi srl e Termodolomiti srl per gli impianti e Grisenti srl per la componente elettrica; tutte aziende locali che permetteranno una ricaduta trentina del business.Il problema a questo punto è far chiudere il cerchio nei tempi sufficienti per concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023, termine ultimo per accedere al superbonus.

Un problema di tempi e di norme, visto il recentissimo decreto anti frodi del governo che vieta il doppio passaggio di cessione di credito. Anche qui valutazioni tecniche ed economiche rese ancora più difficili da un mercato delle materie prime colpito da dinamiche imprevedibili e un generico aumento dei costi.

Quanto al fattore tempo crea preoccupazione, anche banalmente per la difficoltà di reperire i ponteggi necessari per le lavorazioni su edifici verticali come le torri.

La ricerca della quadra dovrebbe comunque essere vicina, almeno per i sei condomini partiti per primi, quelli amministrati da Paolo Toniolatti, che dovrebbero programmare a breve le assemblee di approvazione dei progetti esecutivi. «Progetti - spiega la presidente di Itea Francesca Gerosa - che noi però non abbiamo ancora visto». Se e quando questi andranno a buon fine, la strada dovrebbe essere aperta anche per le altre nove torri. 

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