Edilizia / Novità

Itas «regala» alla città un nuovo auditorium da 250 posti, sorgerà alle Albere

In primavera sarà Baldo: anche uffici e postazioni di lavoro. Particolare attenzione verrà prestata anche alla sostenibilità ambientale con specifiche per quanto riguarda la capacità isolante energetica e acustica dell'involucro edilizio

TRENTO. È stato presentato il nuovo «Itas Forum», l'edificio commissionato dalla compagnia assicurativa trentina che completa il quartiere delle Albere, a Trento. Si tratta infatti dell’ultima porizione da edificare, quella verso via Monte Baldo. La struttura sarà consegnata a marzo 2022, e comprenderà anche un auditorium da 250 posti, che sarà messo a disposizione della comunità per un utilizzo pubblico, e alcune sale per eventi, tra cui una con 99 posti.

Altri spazi saranno destinati in parte agli uffici della direzione Itas e a usi commerciali. Il costo totale dell'opera è pari a undici milioni di euro.

L'edificio, in acciaio con porzioni in calcestruzzo armato che sostengono la facciata a montanti traversi e a cellule, sarà dotato di impianto di riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti. Particolare attenzione verrà prestata anche alla sostenibilità ambientale con specifiche per quanto riguarda la capacità isolante energetica e acustica dell'involucro edilizio.

Itas Forum, il nuovo edificio Itas alle Albere

«Per la nostra Compagnia è un motivo di orgoglio aver contribuito alla creazione di una cordata di imprese in larghissima parte della nostra regione di così grande professionalità e impegno, che ha dimostrato le proprie capacità nonostante le difficoltà del periodo. Quest'opera è la dimostrazione concreta della capacità di Itas di fare da collante tra le eccellenze del nostro territorio», ha detto il presidente, Giuseppe Consoli.

L'edificio occupa 4.150 metri quadrati, per un volume fuori terra di 20.000 metri cubi, a cui se ne aggiungono 3.3550 interrati. È prevista la creazione di 110 postazioni di lavoro e 89 posti auto.

La costruzione dell'edificio ha attraversato i difficili periodi di lockdown che hanno creato non poche difficoltà operative e logistiche al gruppo di progetto. Ciononostante la Ati formata da Pichler projects srl, Larentis-Lorenz srl, Gruber srl, Giacca srl e Caliari Giuseppe & C sta proseguendo i lavori nel pieno rispetto dei tempi previsti dal contratto.Massima attenzione è stata data alle tematiche emerse dalla pandemia: è stato realizzato l'impianto di riscaldamento e raffrescamento a pannelli radianti ed è stata inoltre massimizzata la possibilità di aerazione naturale in tutti gli uffici. Particolare considerazione anche alla sostenibilità ambientale con specifiche peculiarità per quanto riguarda la capacità isolante energetica ed acustica dell'involucro edilizio.Consoli, nel presentare al pubblico l'edificio, era affiancato da Fabrizio Lorenz, presidente di Itas Vita con cui ha ha incontrato anche le maestranze.

«Per la nostra Compagnia è un motivo di orgoglio aver contribuito alla creazione di una cordata di imprese in larghissima parte della nostra regione di così grande professionalità e impegno, che ha dimostrato le proprie capacità nonostante le difficoltà del periodo, a dimostrazione che non sono queste ultime a limitare chi ha il valore e le qualità professionali adatte. Quest'opera - ha aggiunto Consoli - è la dimostrazione concreta della capacità di Itas di fare da collante tra le eccellenze del nostro territorio. "Itas Forum" vuole rappresentare un segnale chiaro e forte. Un segnale di coraggio che possa costituirsi esempio per tutte quelle realtà economiche limitate dalla pandemia: è necessario guardare al futuro con fiducia, organizzandosi e pianificando progettualità concrete che ci permetteranno di farci trovare pronti non appena saremo chiamati a dare il nostro contributo». ha concluso il presidente.

Anche Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale Itas, ha espresso soddisfazione: «Itas con coraggio e lungimiranza decise di acquistare questo lotto del quartiere e di edificarlo in tempi davvero da record. Il progetto si inserisce in una più ampia strategia di gestione del patrimonio edilizio della Compagnia che l'ha vista protagonista della valorizzazione di importanti proprietà come ad esempio l'edificio in piazza Silvio Pellico a Trento, recentemente rinnovato, che ha rivitalizzato un'importante area adiacente al centro storico».

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